“L’Amministrazione Falchi è due anni che vivacchia e gestisce quello che cade dall’albero dagli enti superiori a guida PD, per il resto uno stanco immobilismo e una mancanza di visione” hanno dichiarato i Consiglieri comunali del Partito Democratico commentando i primi due anni di mandato Falchi.
“L’ultimo regalo caduto dall’albero è per esempio il ritorno del collegamento autobus a Querceto e Colonnata, grazie alle nuove linee della tramvia. Quello che ha fatto il Sindaco Falchi è stato star fermo ad aspettare, secondo me potevamo evitare questi ultimi due anni di mancanza di servizio. Sarebbe bello se adesso Falchi si congratulasse con il Sindaco Nardella e la sua squadra per il grande lavoro svolto sulla mobilità, portando nel 2018 a una vera e propria riorganizzazione epocale per quanto riguarda la mobilità fiorentina” ha commentato il Capogruppo Pd Zambini.
“Sui rifiuti c’è la futura promessa di un fantomatico porta a porta senza tariffa puntuale, che vuol dire non premiare i cittadini virtuosi. Per il resto ancora non ho capito in cosa consistevano queste firme di accordo su Rifiuti zero. La cosa certa è che oggi Sesto porta a smaltire in discariche o termovalorizzatori di altri Comuni 15.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati annui. Sarebbe bello se ogni anno Falchi desse un’onorificenza ai territori che vanno ad accogliere sui proprio territori i rifiuti prodotti dai sestesi come segno di gratitudine. Tipo un “monnezzino d’oro” ha continuato Zambini.
“Sul centro cittadino l’amministrazione è ferma. La fiera Gnamo è stata imbarazzante. Sulla Lucciola è calato il silenzio, su Palazzo Pretorio c’è l’ipotesi di una messa in sicurezza e basta. Di questi spazi pubblici va riaperta la porta e riportate funzioni, servizi, cultura e aggregazione. Un primo passo potrebbe essere quello di avere in centro un punto distaccato della biblioteca. Ci auguriamo che ci sia al più presto un forte cambio di passo perché non possono passare cinque anni così” ha continuato il Capogruppo Pd.
“La sensazione è che l’Amministrazione Falchi viva non solo con le braccia incrociate, ma soprattutto con le dita incrociate. Dopo due anni possiamo dire che la rivoluzione annunciata in campagna elettorale si è rivelata una restaurazione. D’altronde nessuna rivoluzione è mai stata fatta con le braccia e le dita incrociate” ha aggiunto il consigliere Calzolari.
“Anche sul lavoro delle commissioni c’è molto da dire. Dall’idea iniziale di fare una commissione speciale sulle infrastrutture siamo passati a non convocare neppure la commissione competente. Sul tema aeroporto, ad esempio, se da un lato la maggioranza presenta in Consiglio, a pochi mesi di distanza, degli Ordini del Giorno fotocopia, dall’altro la commissione competente dall’ottobre 2016 non è mai stata convocata sul tema” ha sottolineato Calzolari
Il Partito Democratico di Sesto Fiorentino ha inoltre aderito all’iniziativa “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità” promossa da Libera e Gruppo Abele, Arci, Legambiente, ANPI e dal giornalista Francesco Viviano.
“Se siamo qui con le magliette rosse è perché sentiamo e dobbiamo sentire tutti l’esigenza di contrastare questa emorragia di umanità. Dobbiamo riscoprire il significato dell’uomo e dell’umanità. ‘Per una accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà’ proprio come dice l’appello. L’Europa deve essere libertà, uguaglianza e fraternità. L’Italia non può essere questa, non può essere Salvini” hanno concluso i Consiglieri del PD.
È stata approvata ieri – martedì 3 luglio 2018 – all’unanimità dal Consiglio comunale la mozione presentata dal Partito Democratico per il recupero e il rilancio dei patti di amicizia e gemellaggio della città di Sesto Fiorentino.
“Nati in epoche e per motivazioni di varia natura, i gemellaggi che la città di Sesto ha stretto negli anni sono un patrimonio da recuperare e da rilanciare”, afferma la consigliera Sara Martini. “Per questo chiediamo l’impegno dell’Amministrazione comunale a mettere in atto azioni concrete, partendo dal coinvolgimento della cittadinanza e soprattutto delle scuole superiori e del tessuto associativo della nostra città”.
Nel 1967, al Congresso mondiale delle città gemellate, Giorgio La Pira affermò: “Le città sono consapevoli di essere il patrimonio del mondo perché in esse si incorporano tutta la storia e tutta la civiltà dei popoli: un patrimonio che le generazioni passate hanno costruito e trasmesso a quelle presenti – di secolo in secolo, di generazione in generazione. […] Le città vogliono unirsi per unire le nazioni; vogliono creare un sistema di ponti – scientifici, tecnici, economici, commerciali, urbanistici, politici, sociali, spirituali – che unisca le une alle altre, in modo organico, le città grandi e piccole del mondo intero”.
“Ho riletto queste parole all’inizio del dibattito in Consiglio comunale perché sono convinta che si possa ripartire dalle città per riaffermare e rafforzare l’integrazione tra i popoli nel contesto europeo e promuovere dal basso la pace e la solidarietà, contro tutti i muri, fisici e ideali, che tornano a erigersi nei quartieri, nelle città e nelle nazioni. Sesto può e deve fare la sua parte”, afferma sempre la consigliera Martini.
“Abbiamo deciso di impegnare la Commissione consiliare competente per dar vita ad un gruppo di lavoro per riprendere contatti con le città gemellate e formulare proposte per lo sviluppo dei gemellaggi già attivi e di possibili nuovi scambi e rapporti di amicizia. Esprimo la soddisfazione del nostro gruppo consiliare – afferma ancora Martini – per il dibattito in Consiglio e auspico si possa giungere in tempi brevi a risultati tangibili”.
Venerdì 15 Giugno si è tenuta in piazza Ginori una conferenza stampa in cui Andrea Barducci e Valdo Spini, hanno lanciato un loro appello che di seguito pubblichiamo, dove sostengono la posizione del Partito Democratico di fare della sede di Piazza Ginori una “casa del centrosinistra”. Uno spazio a disposizione per tutte quelle realtà civili e sociali che si riconoscono nei valori che hanno da sempre contraddistinto il centrosinistra in questo Paese.
Il Partito Democratico ha da tempo sostenuto la necessità di fare della sede di Piazza Ginori un luogo di incontro tra la varie realtà che operano sul territorio di Sesto, un luogo “fisico” ma anche “sociale” e “politico” posto al servizio dell’incontro tra le persone. Nella realtà in cui viviamo diviene sempre di maggiore importanza offrire spazi di incontro e di relazione, anche al fine di non disperdere l’enorme patrimonio associativo e democratico che ha sempre contraddistinto il nostro territorio.
Approviamo quindi con soddisfazione dell’appello promosso da Valdo Spini ed Andrea Barducci e invitiamo chiunque si riconosca e creda nei valori storici che hanno contraddistinto la sinistra in questo Paese, l’antifascismo, l’uguaglianza, la solidarietà e chiunque creda in una politica sociale, inclusiva e democratica a sottoscrivere quest’appello. Perché nella fase politica che stiamo vivendo più che mai, questo patrimonio non deve andare perso.
Quello che segue è l’intervento di Valdo Spini:
“Le elezioni politiche del 4 marzo indicano a livello nazionale che tutto lo schieramento politico che va dal centro-sinistra alla sinistra, duramente sconfitto, deve ricominciare dal basso, dai territori come si usa dire. E non certo dalle diplomazie di vertice. Quindi presenza sul territorio, ambienti di riunione e di conoscenza reciproca, sono obiettivi di primaria importanza.
Tanto più questo è vero per il contributo che possono dare i territori in cui questo schieramento politico non è stato sconfitto, anzi è rimasto forte.
Parlo di due avvenimenti certamente di segno molto diverso l’uno dall’altro, effetto di due processi politici e amministrativi molto differenti, ma che testimoniano un radicamento vero ed effettivo. L’elezione di un sindaco di sinistra nel 2016, e l’elezione di un deputato di centro-sinistra nel collegio uninominale che comprende Sesto nel 2018.
Tutto questo porta a dire che, senza sottovalutare la dialettica, spesso dura e serrata, esistente tra questo arco di forze nella città toscana, un patrimonio politico c’è che va preservato e sviluppato anche nel periodo che ci attende, che è , a livello nazionale, di opposizione per tutto questo arco di forze.
Per questo ho ritenuto di firmare, insieme ad Andrea Barducci, l’appello che oggi vi presentiamo. Non si tratta di entrare nel merito delle vicende patrimoniali e immobiliari della sinistra sestese. Chi vi parla, non è tra l’altro sestese, anche se ha rappresentato questo territorio alla camera nelle legislature 1987-1992 e 1992-1994, quando vigeva il collegio della Camera Firenze (Prato). Pistoia.
Si tratta di verificare se, dalla risoluzione di un problema concreto, quello del destino dell’immobile sede storica di organizzazioni di sinistra dal 1944, dalla Liberazione della città toscana, non possa venire un momento di dialogo e di convergenza nel mantenimento a finalità politiche, culturali e sociali di un edificio di questa tradizione storica, sia pure nell’evidente contesto pluralistico che si è venuto determinando a tutti i livelli.
Come ho avuto modo premettere, non si tratta di gridare all’emergenza politica nella situazione di Sesto Fiorentino, perché ambedue gli schieramenti hanno conseguito in questi anni ragguardevoli successi. Si tratta invece di dare un segnale di preciso significato comunale, metropolitano, regionale ma financo nazionale di iniziativa e di ripresa di convergenza unitaria. Ripeto, di significato nazionale perché la storia e le tradizioni di Sesto Fiorentino vanno ben aldilà della sua pur ragguardevole consistenza demografica. Ma non solo, vi è una peculiarità della vicenda politico-amministrativa di Sesto Fiorentino di questi anni che l’ha resa e la può rendere elemento di grande attenzione nel dibattito politico più generale.
Ci sono i presupposti perché sul punto specifico del destino della sede si sviluppi un dialogo e perché, come conseguenza, questo luogo di riunioni di incontri, di dibattito, di elaborazioni politiche e programmatiche rimanga tale?
Noi firmatari dell’appello ce lo auguriamo vivamente. Speriamo cioè che si sviluppi un dibattito non pregiudiziale, che guardi più al risultato finale che non ai pur giustificati motivi di contrasto attuali.
Sono convinto che se ne avvantaggerebbero tutti ma soprattutto se ne avvantaggerebbe la difficile situazione politica del paese in questo momento.”
“Abbiamo proposto due cose: al Comune di Sesto Fiorentino di portare una raccolta differenziata di qualità all’85%, mentre alla Regione Toscana di abbandonare le discariche come metodo di chiusura del ciclo dei rifiuti. Sono contento, perché con alcuni emendamenti degli altri gruppi consiliari, questi due obiettivi hanno trovato l’unanimità in Consiglio comunale” ha dichiarato il capogruppo Pd Lorenzo Zambini.
“La Regione si è presa l’impegno di rivedere il Piano regionale di gestione dei rifiuti, mi auguro che sia migliorativo rispetto a quello precedente che si poneva l’obiettivo di portare il conferimento in discarica dal 42% al 10% dei rifiuti urbani entro il 2020. Noi chiediamo alla Regione di abbassare questa percentuale al 5, come in altre regioni Italia. Tutti sappiamo bene che sotterrare un rifiuto è il più grande danno che si può fare all’ambiente di oggi e a quello di domani. Basta polvere sotto al tappeto” ha continuato Zambini.
“Per il Comune di Sesto Fiorentino è passato l’obiettivo dell’85% di raccolta differenziata entro il 2020. Un dato credibile e raggiungibile, basta slogan impossibili. Non si possono fare le battaglie sul nostro Comune e poi permettere che le 15.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati annui prodotti dai sestesi vadano in discarica e nei termovalorizzatori di altri Comuni” ha ribadito il capogruppo.
“Dobbiamo uscire dagli egoismi dei territori, dobbiamo rispondere con la politica e le soluzioni. So che è fuori moda ma rivendico una politica fatta di proposte credibili e non di facili slogan acchiappa consensi che di solito sono immense fregature. Per me è inaccettabile che i rifiuti prodotti a Sesto vengano sotterrati a Firenzuola. Quindi intanto diciamo alla Regione che dica basta alla discariche e Sesto lavori al massimo per produrre il meno rifiuti possibili” ha concluso Zambini.
Per il Consiglio Comunale del 26 aprile il gruppo del Partito Democratico ha presentato una interrogazione per capire cosa sta succedendo a quella che era la Fiera di Primavera di Sesto Fiorentino, oggi chiamata ‘Gnamo’.
“Tra dieci giorni è maggio, ad oggi non c’è neppure un mezzo manifesto su ‘Gnamo’. Il sito è chiuso e il programma sconosciuto. Le uniche cose che sappiamo con certezza è che la fiera continua, purtroppo, a chiamarsi ‘Gnamo’ e che le due gare pubbliche fatte dal Comune di Sesto sull’edizione 2018 sono andate deserte. Non è un buon segno, vuol dire che manca l’attrattiva, serve un forte rilancio” ha dichiarato il Capogruppo PD Lorenzo Zambini.
“Ho letto le dichiarazioni dell’assessore Becattini, dice che la formula è stata rivoluzionata. Ma la rivoluzione è avvenuta prima o dopo il fallimento delle due gare? Purtroppo, anche in questo caso, l’Amministrazione comunale va avanti senza una idea precisa. Invece servirebbe una direzione chiara, credere con forza e slancio a un progetto. Un anno può capitare di sbagliare, ma poi la rotta va corretta con testa, impegno e progettualità” ha continuato Zambini.
“Il centro cittadino di Sesto ha bisogno di un forte rilancio, l’urgenza è quella di favorire momenti di aggregazione, riportare le persone nelle piazze e nelle strade, ma per fare questo ci vuole slancio, idee e perseveranza. Cultura, approfondimento, socialità ed eventi di alta qualità. Non è più consentito vivacchiare o scopiazzare male il passato” ha concluso il Capogruppo del PD Sesto.
“Dopo più di un anno di segnalazioni, proteste e domande senza risposte, finalmente sotto Pasqua l’Amministrazione Falchi ha deciso che è arrivato il momento di ascoltare. Si potrebbe dire «meglio tardi che mai», se non fosse che la questione di cui parlo delinea una totale incapacità di questa Amministrazione nella gestione della nostra città, anche nelle cose più semplici”, afferma Calzolari, Consigliere comunale del Partito Democratico.
“È di pochi giorni fa, infatti, la notizia con cui l’Amministrazione ha fatto sapere come la viabilità in via del Campo Sportivo dovrebbe cambiare nuovamente, istituendo così il senso unico di marcia in direzione nord da viale Pratese verso via dell’Olmo”, prosegue Calzolari. “È curioso come anche questa decisione non sia, ad oggi, accompagnata da alcun dato tecnico, sia esso anche un banale studio dei flussi del traffico. Ma ormai abbiamo capito che dobbiamo accontentarci di poco”.
“Ci sono casi in cui dire «l’avevamo detto» è riduttivo e questo è proprio uno di questi”, conclude Calzolari. “Forse, infatti, sarebbe meglio dire «è più di un anno che lo diciamo». Insomma, come si dice dalle nostre parti, fresche l’ova! Di cioccolato in questo caso”.
Durante la seduta del Consiglio comunale di Sesto Fiorentino del 22 marzo 2018 sono stati approvati due atti per variazioni del bilancio comunale 2018 derivanti dall’accertamento di ingenti risorse regionali e statali in arrivo a Sesto Fiorentino per Palazzo Pretorio e per numerose scuole della città.
“Il gruppo consiliare del PD si è espresso con voto favorevole su due atti importanti per la città di Sesto Fiorentino”, afferma Lorenzo Zambini, capogruppo PD. “Finalmente si parte con la progettazione del restauro di Palazzo Pretorio. Dopo la bocciatura sulla mozione del PD discussa lo scorso dicembre, ora l’Amministrazione cambia idea e annuncia l’avvio della progettazione”, continua Zambini. “Ancora una volta l’Amministrazione Falchi si dimostra schizofrenica, ma oggi siamo contenti perché si procede verso la messa in sicurezza strutturale e architettonica del Palazzo Pretorio. Già nel giugno del 2015 iniziammo un ragionamento con la Regione, peccato aver perso tutti questi anni, ma oggi grazie alla promessa della Regione Toscana di 500.000 euro è possibile realizzare i lavori sul Palazzo nel 2018”.
La seconda variazione di bilancio parla di scuole. L’Amministrazione rivede il proprio bilancio perché sono in arrivo a Sesto Fiorentino finanziamenti regionali per ben 3,4 milioni di euro per l’adeguamento sismico delle scuole Radice, Balducci, De Amicis, Pescetti. Queste risorse non sono certo “un fulmine a ciel sereno”: si tratta di risorse che arrivano oggi a Sesto grazie al lavoro della giunta Biagiotti: tutti i progetti finanziati, infatti, erano stati presentati nel 2014 e già inseriti in una graduatoria regionale”, sostiene la consigliera PD Sara Martini.
“Siamo soddisfatti per la mole di risorse arrivate in questi mesi per le scuole sestesi: si tratta di circa 7 milioni di euro tra le risorse del Bando Periferie e questi nuovi finanziamenti. Vedere i frutti del lavoro che facemmo in quel breve anno dà un grande senso alla politica e al bene per la comunità”, concludono i consiglieri PD.
LA DIREZIONE COMUNALE DEL PARTITO DEMOCRATICO
di Sesto Fiorentino si è riunita lunedì 26 marzo 2018 per esaminare la situazione politica determinatasi a livello nazionale, regionale e locale dopo le elezioni politiche del 4 marzo scorso. Dopo la relazione del Segretario Comunale, Stefano Gennai ed un’ampia e approfondita discussione, avvenuta anche nella precedente Assemblea generale degli iscritti del 19 marzo u.s., ha approvato un documento in cui ha preso atto dei risultati delle elezioni politiche del 4 marzo che hanno visto una nettissima sconfitta del PD in tutto il Paese ed un successo del centro destra (in particolare della Lega) e del M5S. A fronte di tale risultato occorrerà non limitarsi ad affermazioni generali, ma condurre finalmente un’analisi accurata e rigorosa delle società italiana, nonché delle cause di questa storica sconfitta della sinistra e del centro sinistra.
La Direzione ha preso atto delle dimissioni del Segretario Nazionale Matteo Renzi e lo ringrazia per l’impegno profuso in questi anni alla guida del Partito. La Direzione auspica altresì che si realizzi un impegno largamente unitario di tutte le componenti del Partito per dare vita entro poche settimane ad un gruppo dirigente plurale e coeso in grado di guidare il Partito fino al prossimo Congresso. In proposito, si concorda con le posizioni e le iniziative assunte dal Vice Segretario Nazionale Maurizio Martina che intendono non indulgere in tentazioni aventiniane, bensì seguire criticamente le mosse delle forze di centrodestra e del M5S e soprattutto l’iniziativa per la formazione del nuovo Governo che vedrà protagonista il Presidente della Repubblica.
La Direzione del PD prende altresì atto dei risultati a livello regionale che vedono le forze del centro sinistra in grave difficoltà rispetto all’avanzata importante del centro destra e soprattutto della Lega. A Sesto Fiorentino il PD, pur restando all’interno del complessivo quadro elettorale negativo, ha conseguito un risultato da considerare positivamente. Non va infatti dimenticato il terribile biennio 2015-2016 che, dopo una dolorosa scissione del PD, lo ha portato ad una gravissima sconfitta e quindi alla perdita del governo della città con la vittoria di un Sindaco di Sinistra Italiana. In quelle elezioni amministrative del 2016 il Partito Democratico conseguì il 29%, mentre oggi è tornato intorno al 40% e se si sommano al PD i voti delle altre formazioni di centro sinistra e di sinistra si giunge al 56%, ossia vicini alla stessa percentuale delle elezioni politiche del 2013.
Il dato preoccupante è quello conseguito dalla Lega che, quasi inesistente nel 2013 con lo 0,5%, è oggi collocata oltre il 10%, superando lo stesso Partito del Sindaco in carica. In particolare, la Lega consegue risultati elevatissimi nei quartieri più popolari, come ad esempio il Sud ferrovia. Il dato più eclatante rimane, comunque, quanto è accaduto alle forze della maggioranza che in Consiglio Comunale sostengono il Sindaco. Non vogliamo qui parlare di delegittimazione, ma le forze che sostengono il Sindaco devono riflettere sulla disfatta della sinistra anche a Sesto Fiorentino. E’ infatti imbarazzante e preoccupante che sui banchi della maggioranza del Consiglio Comunale, a sostegno del Sindaco, siedano consiglieri che rappresentano il 9% dell’elettorato e sui banchi dell’opposizione le altre forze politiche che rappresentano più del 90% dei voti. Tutto ciò deve spingere il Partito Democratico ad aumentare la propria capacità di iniziativa per colmare questa pericolosa debolezza di rappresentanza democratica di chi governa il Comune. In particolare, il PD deve accrescere il proprio impegno al dialogo con tutte le formazioni ed associazioni di sinistra e di centro sinistra, elaborando un’idea di città legata allo sviluppo metropolitano e ai nuovi bisogni. La Direzione Comunale è consapevole che, pur nel perdurare di tanti aspetti critici nella sua organizzazione, il PD rimane l’unico punto di riferimento in grado di creare un fronte da opporre alla destra e ai populisti di ogni specie; il Partito ha inoltre avviato un nuovo modo di agire, con umiltà e determinazione, più aperto alla società e più pronto al dialogo ed ai mutamenti necessari.
Fatta questa premessa, la Direzione del PD intende raccomandare agli organi dirigenti metropolitani, regionali e nazionali di operare con intento unitario in modo da valorizzare l’impegno di tutte le componenti e sensibilità presenti nel Partito per rilanciare le proprie iniziative in questo difficile momento. Dà quindi mandato al Segretario Comunale, alla Segreteria Comunale, ai Coordinatori dei Circoli ed al Gruppo Consiliare per intensificare ogni possibile iniziativa ed in paricolare:
• avviare, anche a seguito della firma avvenuta in data 1 marzo u.s. dell’atto di transazione tra PD e Immobiliare Popolare, una forte iniziativa per costruire nei locali della sede di piazza Ginori una sorta di “casa del centro sinistra”, quale momento importante per rendere il confronto tra tutte le forze politiche ed associative di sinistra e di centro sinistra un fatto permanente, ferma restando l’autonomia di ciascuno;
• sostenere il Gruppo Consiliare del PD nell’impegno per illustrare alla città l’azione svolta per ottenere gli investimenti finanziati dal Governo del PD e dalla Regione per gli edifici scolastici (su progetti della precedente Amministrazione PD), per le periferie, per il Palazzo Pretorio nonché per il ripristino della linea ex 18 a Querceto e Colonnata;
• assumere precise azioni per valorizzare quanto è stato fatto dal Ministero dei Beni Culturali, con l’acquisto del Museo di Doccia, e dal Ministero dello Sviluppo Economico per impegnare la proprietà dell’Azienda a procedere all’acquisto dei terreni, dando sicurezze alle sue maestranze; occorre, inoltre, seguire con attenzione tutte le iniziative che potranno emergere sul piano urbanistico anche con proposte autonome del PD.
La Direzione del PD intende inoltre esprimere la propria preoccupazione per il modo assai caotico in cui si è sviluppato il dibattito sulle grandi opere (aeroporto, termovalorizzatore, sottoattraversamento ferroviario di Firenze), il cui avvio a soluzione rappresenta un momento essenziale per mantenere la fiducia popolare e per dimostrare le capacità di governo ad ogni livello del PD e del centro sinistra. A tale proposito, è opportuno ribadire come gran parte di queste opere insistano sul territorio comunale di Sesto Fiorentino e come queste siano sempre state al centro dell’impegno delle passate Amministrazioni del PD e del centro sinistra. Per questi motivi, la Direzione Comunale del PD di Sesto Fiorentino intende partecipare con sempre maggiore impegno in questo dibattito e dà quindi mandato al Segretario Comunale di proporre al Segretario Metropolitano un incontro di Partito sulle grandi opere, dichiarandosi disponibile ad accogliere ed organizzare tale riunione nella nostra città.
“Siamo alle porte di una riorganizzazione epocale per quanto riguarda tutta la mobilità fiorentina. Nel corso del 2018 grazie alla realizzazione e all’attivazione delle linee 2 e 3 della tramvia ci sarà una riorganizzazione delle linee Ataf, pensate per l’intermobilità tram/bus/bike e car sharing. Questa rivoluzione porterà un miglioramento della qualità della vita delle persone, un impatto positivo sull’aria e sull’ambiente” ha dichiarato Marco Recati segretario Pd Metropolitano
“A Sesto Fiorentino, grazie alle nuove linee della tramvia, tornerà anche l’autobus a Querceto e a Colonnata. Per noi del Partito Democratico era fondamentale il ritorno di questo servizio, finalmente nel 2018 possiamo festeggiare i ritorno, dopo troppi anni, dell’autobus a Querceto e Colonnata” ha sottolineato Zambini, capogruppo Pd Sesto.
“Al Sindaco Falchi abbiamo chiesto da subito l’impegno di rimettere l’autobus nella parte nord di Sesto. Non si è mossa foglia, il suo impegno è stato solo quello di dare colpe a destra e a sinistra in maniera sconclusionata. Per fortuna, a differenza del Sindaco di Sesto, c’è qualcuno che in questi anni ha lavorato per ridisegnare la mobilità complessiva dell’area fiorentina, senza perdere tempo nel cercare colpevoli. Questo qualcuno è il Partito Democratico con i suoi amministratori” ha ribadito Zambini.
“Un altro elemento di qualità di questo nuovo assetto sarà rappresentato dal potenziamento del servizio destinato agli utenti del Polo scientifico, sia rispetto al collegamento con la linea ferroviaria, che con quella tramviaria. Inoltre sarà garantita una maggiore frequenza sulla linea 66 che collega il polo con il centro di Sesto Fiorentino, migliorando l’accessibilità della città a tutti coloro che gravitano quotidianamente presso l’università” ha concluso Michela Di Matteo, della segreteria del Pd Metropolitano.