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DiPD Sesto Fiorentino

PD Sesto: “Un giorno triste per Sesto Fiorentino. Legalità e dignità non più rimandabili”

Esprimiamo profondo cordoglio per la morte di Ali Muse, di origini somale, che ha perso la vita nel rogo sprigionatosi ieri a tarda sera nella struttura dell’ex-Aiazzone all’Osmannoro e, allo stesso tempo, rivolgiamo un ringraziamento alle forze dell’ordine, a tutta la rete della protezione civile e delle associazioni di volontariato del territorio che si sono attivate per prestare soccorso e aiuto alle numerose persone coinvolte nell’incendio.
Si tratta di una tragedia che colpisce la nostra città e di un evento accaduto in un contesto di occupazione abusiva nota da tempo. Non possiamo sottrarci a domande anche “scomode” ma non più procrastinabili, evitando attacchi gratuiti e semplificazioni.
Non possiamo permetterci nessun tipo di immobilismo di fronte a una zona del nostro Comune come l’Osmannoro dove convivono sacche di degrado, povertà, illegalità e mancanza di dignità di uomini e donne. In queste prime ore dopo l’accaduto la priorità è quella di gestire l’urgenza, ma la responsabilità sarà quella di indicare la strada per riportare dignità e legalità in tutte le zone del nostro territorio.
Auspichiamo un patto tra istituzioni di cui l’Amministrazione comunale di Sesto deve farsi promotrice in tempi brevi. Che questa vicenda, pur nella sua drammaticità, sia un monito per tutti, a partire dall’impegno per rendere anche solo un minimo di dignità all’uomo che ha perso la vita e alle numerose persone coinvolte nella vicenda.

DiPD Sesto Fiorentino

Museo di Doccia, PD Sesto: “Ginori acquisisca i terreni. Istituzioni unite e pronte a fare la loro parte”

“Per salvare il Museo di Doccia il primo passo è che l’azienda sciolga il nodo dell’acquisizione dei terreni”, lo ha detto il Capogruppo del Pd Lorenzo Zambini.
Poche settimane fa il Consiglio comunale ha approvato in maniera unanime la mozione <Il futuro della Manifattura Richard Ginori a Sesto Fiorentino>. “Tutte le rappresentanze politiche della città – prosegue Zambini – hanno auspicato che l’azienda acquisisca al più presto il terreno su cui sorge la fabbrica trovando un accordo con i liquidatori, che si riqualifichi lo stabilimento per il rilancio definitivo dell’azienda e che <una volta assicurata la fabbrica accanto al Museo, il maggior numero di soggetti pubblici e privati del territorio concorrano alla riapertura del Museo di Doccia>”
“Come il Pd ha sempre detto la prima partita da chiudere è quella dell’acquisizione dei terreni. È essenziale che la fabbrica rimanga dov’è. Nei mesi scorsi c’è chi, con superficialità, scindeva la questione del Museo dalla questione aziendale, ma per fortuna quel tipo di ragionamento è tramontato” ha concluso Zambini.
“Una grande garanzia sono i vincoli che ci sono sopra al Museo di Doccia – ribadisce Claudia Pecchioli Reggente del PD sestese – la collezione è vincolata e non può essere spostata da quello stabilimento. Il Museo deve stare accanto alla fabbrica, solo in questo modo si garantisce la sua riapertura e un futuro vitale” 
“È necessario – continua Pecchioli – un tavolo interistituzionale permanente che possa osservare, in modo coordinato con tutti i livelli istituzionali coinvolti, gli sviluppi e le azioni da fare congiuntamente.”
DiPD Sesto Fiorentino

Zambini (Pd Sesto): “l’amministrazione Falchi va indietro come i gamberi. Necessario un Piano regolatore del sistema culturale”

“Chi si occupa di cultura a Sesto? Il Sindaco? Tomaso Montanari? Guardando le Tombe etrusche chiuse e il silenzio su Palazzo Pretorio è evidente che non lo fa nessuno dei due. Noi porteremo in discussione in Consiglio comunale una interrogazione su Palazzo Pretorio e una mozione sulle Tombe etrusche, ma l’amministrazione batta un colpo” afferma Lorenzo Zambini Capogruppo PD.

“C’è tanto da fare. Prima di tutto costruire un Piano regolatore del sistema culturale sestese, che metta insieme beni e attività culturali, luoghi e funzioni, centro e periferia. Un sistema culturale capace di integrarsi anche oltre i confini di Sesto, invece l’amministrazione Falchi è ferma, anzi peggio: va indietro come i gamberi” continua Zambini.

Nelle sue linee programmatiche, il Sindaco Falchi afferma <<Il Tumulo Etrusco della Montagnola, uno dei manufatti più antichi dell’area fiorentina, dopo la ristrutturazione inspiegabilmente non è ancora aperto al godimento del grande pubblico>>

“Effettivamente è inspiegabile come nei mesi di amministrazione Falchi la Montagnola non sia stata aperta mezza volta. Nei pochi mesi di attività che ho svolto come assessore alla Cultura promuovemmo con forza la programmazione “Sesto e gli Etruschi”: tantissime iniziative, tante aperture della Montagnola, anche notturne con Le Notti dell’Archeologia, e alcune aperture straordinarie della Mula” ha continuato Zambini “era solo l’inizio di un percorso che doveva mettere a sistema il patrimonio archeologico del territorio per valorizzarlo, renderlo accessibile e fruibile, costruendo anche con gli altri Comuni vicini un itinerario archeologico”.

“Silenzio preoccupante anche su Palazzo Pretorio, ormai chiuso da troppi anni. Ricordo che nel percorso partecipativo del Comune del 2015 “La cultura ti mette in Sesto”, fu individuato Palazzo Pretorio come un luogo fondamentale. I sestesi suggerirono che diventasse uno spazio polifunzionale con: un auditorium, un centro espositivo, una saletta da adibire a succursale della biblioteca per l’organizzazione di corsi, per il prestito, un centro giovani, insomma tanti spunti e ottimi suggerimenti. L’amministrazione ci faccia capire come intende muoversi, perché per adesso siamo passati dalle promesse della campagna elettorale ai buon propositi per il 2017 con nel mezzo un immobilismo allarmante” ha concluso il Capogruppo PD.

DiPD Sesto Fiorentino

Calzolari (Pd Sesto): “Preoccupazioni per il circolo La Costituzione di Quinto Basso: l’amministrazione è ferma”

Nel Consiglio comunale di giovedì il Partito Democratico ha chiesto al Sindaco Falchi e alla sua giunta se negli ormai 6 mesi di governo si fossero occupati delle grosse problematiche che sta vivendo il circolo ARCI “La Costituzione” di Quinto Basso.

“Purtroppo, la risposta del Sindaco Falchi ha certificato il fatto che niente sia cambiato e niente sia stato fatto per risolvere i problemi. Problemi denunciati con forza dal Presidente Sacconi nella scorsa primavera, quando in Comune c’era il Commissario Garufi. Quindi, a oggi, tutto fermo: solito affitto e niente previsione di investimenti per il circolo” dichiara il Consigliere Pd Marco Calzolari.

Ricordiamo che nella primavera scorsa il Presidente del circolo Antonio Sacconi (oggi anche Consigliere di maggioranza per Sinistra Italiana), aveva portato all’attenzione della città due questioni molto delicate che riguardano il circolo: l’aumento del canone d’affitto da parte del Comune e le mancate opere di manutenzione dell’immobile. Sacconi uscì con forza sui giornali e convocò una assemblea, con i candidati Sindaco, sostenendo che l’affitto così alto avrebbe portato alla chiusura del circolo e che se il Comune non avesse provveduto alla manutenzione sarebbe potuto conseguire un danno erariale.

“Per noi i circoli attivi sul territorio rappresentano un patrimonio sociale e culturale di inestimabile valore. Mi sorprende che dopo le giuste uscite sui giornali e quella partecipata assemblea con i candidati Sindaco, il Presidente Sacconi non abbia portato avanti le sue ragioni. Le sue preoccupazioni divennero subito le nostre e ora dall’opposizione chiediamo che il Comune si occupi della questione. La risposta del Sindaco Falchi ci preoccupa. Non può essere tutto come prima, lo diciamo nell’interesse del circolo e della cittadinanza” aggiunge il Capogruppo Pd Lorenzo Zambini.

DiPD Sesto Fiorentino

Gruppo consiliare Pd: “Pasticci e rinvii sulla mozione su Quadrifoglio, chiediamo spiegazioni al Presidente Moscardi”

Uno spiacevole pasticcio del Presidente del Consiglio comunale Ivan Moscardi su un argomento di grande importanza: la fusione di Quadrifoglio.
Dopo aver condiviso, la settimana scorsa, con tutti i Capigruppo delle diverse forze politiche l’ordine del giorno in discussione del Consiglio comunale, a 48 ore dal Consiglio il Presidente Moscardi ci ha informato dell’inserimento di una mozione d’urgenza di Sinistra Italiana inerente la “Fusione per incorporazione fra le aziende Quadrifoglio Spa, Asm Spa, Publiambiente Spa e Cis Srl” e riguardante l’assemblea dei soci di Quadrifoglio SpA di oggi che andava assolutamente discussa.
L’urgenza, ha sostenuto il Moscardi, era dovuta dal fatto che la documentazione di Quadrifoglio era arrivata in ritardo e quindi non c’era stato tempo di fare un percorso di discussione ordinato nelle commissioni. Così ci siamo informati e abbiamo facilmente scoperto che la documentazione era a disposizione del Comune di Sesto Fiorentino addirittura dal 24 novembre, quasi un mese fa. C’era tutto il tempo per discutere e approfondire, come hanno fatto molti Comuni vicini. In Consiglio, poi, l’ultimo balletto: il ritiro della mozione di Sinistra Italiana dopo appena 48 ore dalla presentazione.
Dopo tutto questo chiediamo al Presidente Moscardi il perché di tutti questi pasticci e rinvii su questa mozione. Ricordiamo a Moscardi che il ruolo che ricopre deve essere super partes, trasparente e non opaco, nel rispetto del lavoro e del tempo dei consiglieri comunali.

DiPD Sesto Fiorentino

Calzolari (Pd Sesto): “Un’interrogazione per capire se il Sindaco ha risolto i problemi del circolo Arci La Costituzione”

Per il Partito Democratico i circoli presenti sul territorio di Sesto Fiorentino costituiscono un patrimonio di fondamentale importanza per la nostra città. Per questo domani in Consiglio comunale presenteremo un’interrogazione dove chiediamo al Sindaco Falchi se in questi mesi è stato fatto qualcosa per il circolo ARCI “La Costituzione”, luogo che rappresenta uno dei punti di aggregazione più importanti del quartiere di Quinto Basso.

“Nello specifico chiederemo se questa amministrazione ha dato risposte concrete alle problematiche che sta vivendo il circolo ARCI di Quinto Basso. Quando, il 13 marzo 2016, il Commissario Straordinario Garufi aveva diminuito l’abbattimento del canone d’affitto (uno “sconto” su quanto il circolo deve pagare al Comune per l’affitto annuale dell’immobile) dal 90% al 75%, il Presidente del circolo, Antonio Sacconi, aveva espresso fin da subito come ciò avrebbe avuto come conseguenza la chiusura stessa del circolo” ha dichiarato Marco Calzolari, consigliere del PD firmatario dell’interrogazione presentata.

“Per noi i circoli presenti sul territorio rappresentano un patrimonio sociale e culturale di inestimabile valore e il fatto che uno di questi rischi di chiudere ci ha chiamato a interrogare il Sindaco nell’interesse di questi spazi e della cittadinanza. Proprio per questo domani chiederemo al Sindaco se anche per lui questi luoghi sono un valore aggiunto per la nostra città o se in ormai 6 mesi di governo la situazione del circolo di Quinto Basso è rimasta invariata” ha concluso Calzolari.

“Sono passati diversi mesi dopo il grido di allarme che il Presidente del circolo Antonio Sacconi, oggi anche Consigliere comunale di maggioranza nelle file di Sinistra Italiana, sollevò contro il Comune di Sesto. Su questa questione Sacconi minacciò di restituire le chiavi del circolo al Comune e convocò, durante la campagna elettorale, una assemblea straordinaria, dove partecipai insieme agli altri candidati Sindaco. Ricordo che il clima era dell’urgenza, oggi vogliamo capire, per il bene del circolo, se qualcosa si è mosso nella giusta direzione” ha dichiarato il Capogruppo Lorenzo Zambini.

DiPD Sesto Fiorentino

PD Sesto: “Falchi dice No, Sesto dice Sì.”

Sconfessata la linea del Sindaco e della maggioranza in Consiglio dai cittadini sestesi.

“Prendiamo atto della sconfitta del Sì a livello nazionale. È giusto raccogliere il segnale degli italiani e per questo riconosciamo nelle parole del Presidente del Consiglio un forte atto di responsabilità. Si apre una fase di grande incertezza per l’Italia, è stata persa un’occasione per rendere più efficiente il sistema istituzionale italiano e ridurre gli sprechi”, dicono dalla sede del Partito Democratico, Giulia Barducci, Sara Martini, Claudia Pecchioli e Lorenzo Zambini.
I sestesi hanno dato una grande risposta di partecipazione civile e politica, con una affluenza dell’80,21% che non si vedeva da molti anni. I sestesi hanno scelto in maniera netta, votando al 58% per il Sì. È uno dei comuni dove il Sì è andato meglio in tutta la piana e il dato sestese si attesta sopra la media della provincia fiorentina, in un comune dove il Partito Democratico non è al governo della città.
“Anche se i dati del referendum non sono totalmente sovrapponibili alle dinamiche locali, – continuano dal PD – il Sindaco e le forze di maggioranza hanno legato il Consiglio comunale ad un No alla riforma, smentito sonoramente dalla volontà dei cittadini sestesi.” Avevamo ragione a dire che l’ordine del giorno votato in Consiglio contro la riforma ha rappresentato una grave forzatura, oggi c’è la conferma che non corrisponde alla volontà della maggioranza dei cittadini sestesi.
Una vera battuta d’arresto per Falchi schierato in prima linea contro la riforma e che pensava di fare di Sesto la città del No. Sesto invece ha detto Sì.
“Siamo stati tra i cittadini, spiegando il merito della riforma e credendoci fino in fondo, continueremo su questa strada” hanno concluso dal Partito Democratico.

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PD Sesto: il mercato rionale a Colonnata non rimanga una promessa elettorale

Un’azione concreta per il quartiere di Colonnata non è più rimandabile. Il PD sestese ha sostenuto, fin dal programma elettorale, la proposta di rivedere la viabilità del quartiere di Colonnata insieme ad alcune iniziative per ridare vitalità al tessuto cittadino, tra cui quella di un mercato.

Oggi, consapevole delle difficoltà del quartiere e dell’urgenza di rivitalizzarlo, ribadisce questa posizione.

Lo scorso 8 novembre infatti il Partito democratico, dopo aver incontrato e ascoltato i cittadini e gli esercenti commerciali, ha presentato una mozione che finalmente sarà in discussione nella seduta del Consiglio comunale di martedì 29 novembre. La mozione presentata dal consigliere PD Michele Adamo, “impegna il Sindaco e la Giunta a creare le condizioni per realizzare in piazza Rapisardi un mercato rionale con una frequenza minima di almeno una volta al mese e chiede all’Amministrazione comunale di supportare maggiormente le iniziative locali con aperture serali, riportando a quattro gli appuntamenti estivi ‘Colonnata sotto le stelle’. Speriamo che martedì durante il prossimo Consiglio la discussione sia incentrata sui bisogni dei cittadini e che la nostra proposta sia approvata da tutte le forze politiche.”

Anche il Sindaco aveva annunciato in campagna elettorale che avrebbe sostenuto il rilancio di piazza Rapisardi, firmando di persona la petizione per il mercato rionale a Colonnata.

Ci auguriamo che, in questa occasione, Sindaco e giunta, si impegnino per trasformare le parole in atti.

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PD Sesto. Ztl, mentre il centro città muore l’amministrazione non risponde.

“Sulla Ztl del centro di Sesto siamo ancora all’anno zero”, il consigliere PD Alessio Bassi ha commentato così la replica dell’assessore Kapo sull’interrogazione orale presentata nel corso del Consiglio comunale di ieri per conoscere le intenzioni dell’amministrazione sulla viabilità cittadina. “L’assessore Kapo non ha risposto. Ha soltanto detto che ci sono varie ipotesi sul tavolo ma senza dire quali. Nessuna idea, solo svariate voci di corridoio, invece serverebbe una discussione chiara e trasparente, il punto è che siamo ancora all’anno zero” ha dichiarato il consigliere del Pd Alessio Bassi che ha presentato l’interrogazione.

“Ricordo che i lavori che abbiamo voluto su via Gramsci, in accordo con tutte le categorie economiche, sono stati realizzati prevedendo la creazione di una zona 30, che rappresenta una soluzione per garantire la fruibilità del centro e la convivenza di automobili, pedoni e biciclette. Il Sindaco non perda tempo e tolga la Ztl la domenica e il lunedì, riveda la viabilità e i parcheggi del centro per incentivare l’arrivo e la sosta, porti un distaccamento della biblioteca in centro, pensi le piazze come luoghi di attività, incontri e presentazioni e poi si riapra la discussione in città con il coinvolgimento di tutti per la ristrutturazione e la riapertura della Lucciola e di Palazzo Pretorio” ha detto Lorenzo Zambini, capogruppo PD

“Il centro cittadino è sempre di più un spazio vuoto. Negozi che chiudono, commercianti che ipotecano la propria casa, luoghi storici di proprietà del Comune chiusi, non un progetto, non una visione, un arroccamento nel difendere scelte passate sbagliate, sommate all’immobilismo di oggi sono la pietra tombale sul centro cittadino” ha continuato il capogruppo del PD.

“Il Sindaco deve essere chiaro e dirci come vuole il centro di Sesto. Alcune cose si possono fare subito, altre ci vorrà più tempo ma bisogna iniziare urgentemente. Lo deve dire con chiarezza a tutti quegli imprenditori che stanno investendo e che continuano a lavorare in centro. Il Sindaco vuole rilanciare il centro o vuole la sua desertificazione? Sesto deve tornare viva, non solo di sabato ma anche negli altri giorni della settimana” ha concluso Zambini.

DiPD Sesto Fiorentino

PD Sesto. Il TAR conferma la validità del progetto del termovalorizzatore, ora la politica non perda altri 15 anni di tempo.

“Abbiamo letto con attenzione la sentenza del TAR Toscana e siamo rimasti sbalorditi dalla reazione entusiastica del Sindaco Falchi sulla sentenza che sostiene il contrario di quanto andava sostenendo” dicono dal PD Sesto. La sentenza del TAR Toscana respinge infatti le argomentazioni sollevate da associazioni e comitati, che Falchi ha condiviso affiancandosi nel ricorso al TAR, che riguardano ambiente e salute, confermando invece la piena validità del progetto del termovalorizzatore di Case Passerini. “Non capiamo l’esultanza del Sindaco Falchi visto che il TAR conferma le buone caratteristiche del termovalorizzatore di Case Passerini, la sua compatibilità ambientale e l’idoneità della sua localizzazione” continuano dal PD sestese.

Quello che invece il TAR ha accolto integralmente è il ricorso del Comune di Campi Bisenzio che altro non è quello che il Partito Democratico di Sesto Fiorentino ha sempre detto, scritto e sostenuto, basta sfogliare il programma elettorale per leggere: “la necessità di completare le opere di mitigazione prima dell’entrata in esercizio dell’impianto, con particolare attenzione a un elemento fondamentale come quello rappresentato dai Boschi della Piana” previste dall’accordo per la realizzazione dell’opera nel famoso protocollo di intesa siglato nel 2005 e del mancato coordinamento delle pianificazioni urbanistiche degli Enti intermedi.

Inoltre il TAR sostiene che «non ha alcun senso tentare di ridiscutere la scelta di localizzare» a Case Passerini l’impianto: non si può ipotizzare, dicono i giudici, una «opzione zero quando la realizzazione dell’impianto è già in corso».

“Adesso, partendo dalla sentenza del TAR, che in tanti hanno voluto al posto della politica, l’auspicio è che il Sindaco del Comune di Sesto si prenda le sue responsabilità politiche e faccia la sua parte insieme a tutti gli Enti coinvolti nella vicenda e che sia la Politica a decidere con capacità di visione, lungimiranza e trasparenza. Con la demagogia, le rivendicazioni, gli slogan non si raggiunge alcun obiettivo credibile e sostenibile. Sulla questione rifiuti non ci possiamo permettere di perdere altri 15 anni dopo i 15 anni già persi” concludono dal PD di Sesto.