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DiPD Sesto Fiorentino

Linea 18. Pd Sesto: “Siamo contenti che la nostra iniziativa politica abbia riaperto la discussione”

Martedì 27 giugno alla Casa del Popolo di Querceto il Partito Democratico di Sesto Fiorentino ha organizzato l’iniziativa “Fra quanto passa il 18?” tra gli intervenuti Andrea Ceccarelli della Città Metropolitana con delega alla Pianificazione territoriale, Massimiliano Pescini con delega alla Mobilità e Lorenzo Zambini Capogruppo PD a Sesto Fiorentino.
“Apprendiamo con piacere le parole del Sindaco di Calenzano Alessio Biagioli, che dopo la nostra iniziativa sulla linea 18 propone la convocazione di un tavolo istituzionale su questo tema. L’abbiamo sempre sostenuto con forza che per noi il collegamento della parte nord di Sesto Fiorentino a Careggi è fondamentale” ha affermato il Capogruppo del PD Lorenzo Zambini. “Il fatto che sia stato il Sindaco di Calenzano a prendere questa iniziativa su un tema che interessa in primis i sestesi – ha continuato Zambini – testimonia l’immobilismo del Sindaco Falchi che finora non ha considerato il ripristino del 18 come una priorità.”
“In questi mesi il PD di Sesto Fiorentino ha fatto molto per portare all’attenzione dell’amministrazione Falchi le richieste dei numerosi abitanti che chiedono che la linea dell’autobus torni a passare anche da Querceto e Colonnata” ha dichiarato Claudia Pecchioli dal PD Sesto. “È da tempo – continuano dal Pd di Sesto – che chiediamo al Sindaco Falchi di prendere sul serio la questione del 18, la Città Metropolitana è disponibile a fare la sua parte finanziando la linea per un terzo del totale, ma è necessario che anche i Comuni facciano la loro parte.”
“Tuttavia – hanno concluso dal Partito Democratico – speriamo che questo tavolo porti i risultati sperati e chiediamo che venga convocata la Terza Commissione Consiliare, competente in materia di trasporti, affinché tutto il Consiglio Comunale possa seguire da vicino questa importante questione.”
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Pd Sesto: “Un anno con Falchi, ‘gnamo’ dove? Tre parole d’ordine: tagli, multe e video”

“Tagli, multe e video. Sono queste le tre parole d’ordine del primo anno di Falchi. Mentre pubblica video su facebook dove racconta che tutto va alla grande c’è un città immobile che aspetta decisioni e risposte. Intanto Falchi ha tagliato in settori fondamentali come sociale, cultura, trasporti e ha ottenuto il primato del Sindaco delle multe” ha dichiarato la consigliera PD Sara Martini.

“È passato un anno di amministrazione e manca all’appello un progetto complessivo per il rilancio del centro cittadino. Spariti dai radar i progetti per Palazzo Pretorio, la Lucciola, la saletta V maggio, non una idea su ztl e parcheggi. È riuscito a sbagliare Svuota la cantina lasciando i cittadini al caldo e fallendo la raccolta differenziata. Ha peggiorato la vecchia Fiera di Primavera dove l’unica innovazione è stata chiamarla Gnamo come se il problema fosse il nome e non il contenuto. Uno scenario allarmante” ha continuato il capogruppo PD Lorenzo Zambini.

“Tanti impegni sono rimasti lettera morta: Rifiuti zero, Villa Solaria, il Polo culturale di Doccia, il mercato a Colonnata, lo studio sullo stato di salute di aria, terra e acqua di Sesto Fiorentino e si potrebbe andare avanti con l’elenco” aggiunge il consigliere PD Marco Calzolari.

“La politica di Falchi è coprire i suoi insuccessi dando la colpa al PD, ma paradossalmente le scelte che rivendica sono prese dal PD: fondi statali per scuole e verde pubblico grazie al bando periferie, spostamento del Liceo scientifico al Polo scientifico, tramvia e disponibilità della città metropolitana a riportare la linea 18 a Sesto, senza dimenticare l’impegno del Ministero per il Museo Ginori” ha affermato la reggente PD Claudia Pecchioli.

“Ci chiediamo dove sia la novità, quale sia la direzione e dove sia il cambiamento tanto annunciato. Insomma, ‘gnamo’, ma dove?” ha concluso dalla reggenza PD Giulia Barducci.

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Zambini (Pd Sesto): “Nel Parco di Quinto riaprire il chiosco e i servizi igienici e realizzare un’area cani”

Nel Consiglio comunale di ieri il gruppo del Partito Democratico ha presentato una mozione sul Parco di Quinto per far realizzare entro il 2018 un’area per i cani e impegnando l’Amministrazione comunale a riaprire il chiosco e il servizi igienici presenti nei giardini.
“Per noi è fondamentale che le tante aree verdi presenti sul nostro territorio possano essere vissute a pieno da tutti: famiglie, anziani, bambini e possessori di cani. Stare all’aria aperta, avere luoghi di aggregazione e di socialità nel rispetto reciproco non possono far altro che migliorare la qualità della vita a Sesto Fiorentino” ha dichiarato il Capogruppo Pd Lorenzo Zambini.
“A parte il voto contrario del Consigliere Antonio Sacconi (Sinistra Italiana), sono soddisfatto della risposta positiva di tutto il Consiglio comunale su questo tema. Adesso c’è l’impegno per il Sindaco a far predisporre un’area cani entro il 2018 e di attivare un meccanismo per riaprire il chiosco e i servizi igienici che sono presenti nei giardini e che non possono stare chiusi in eterno, ma devono diventare ulteriore elemento di socialità e vitalità della zona” ha continuato Zambini.
“Un territorio è fatto anche di tante piccole questioni che possono sembrare dettagli ma che invece sono elementi importanti a cui porre grande molta attenzione per migliorare la vita di tante persone” ha concluso Zambini.

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Pd Sesto: “La legalità prima di tutto. Il Sindaco smetta di non vedere, di non sentire, di non parlare”

Ieri (martedì 23 maggio 2017) il gruppo consiliare del PD ha presentato un’interrogazione al Sindaco riguardo all’iniziativa che si è svolta domenica 14 maggio al Presidio no-aeroporto e no-inceneritore, con richiesta di chiarimenti e aggiornamenti circa la situazione del sequestro del manufatto abusivo che si trova nell’area.

È infatti visibile (tramite social network divulgati dagli stessi organizzatori) a tutti i cittadini che il manufatto posto sotto sequestro è stato utilizzato e frequentato internamente da diverse persone durante la manifestazione.
La risposta del Sindaco (nominato, tra l’altro, custode giudiziario) è stata per l’ennesima volta disarmante. Il primo cittadino ha confermato che l’area in questione è sempre sottoposta a sequestro preventivo e che la manifestazione di domenica 14 maggio non aveva bisogno, dal canto suo, di autorizzazioni.
“Il tema oggetto dell’interrogazione era quello della legalità e del rispetto delle regole sul territorio comunale, tema eluso dal Sindaco che ha spostato l’attenzione su tutt’altro, senza entrare nel merito delle domande poste”, afferma Lorenzo Zambini, capogruppo Pd.
“È la terza volta che il Sindaco offende l’intelligenza dei sestesi: a novembre disse, a sequestro appena avvenuto, che non era a conoscenza dell’esistenza di un presidio abusivo, dopo che lo aveva frequentato prima da candidato e poi da Sindaco. A febbraio ha giustificato l’alterazione dei sigilli dal manufatto con cause meteorologiche di vento forte. Questa volta ha parlato di altro”, sottolinea Sara Martini.
E continua Martini: “Per noi non è in discussione il fatto che i Comitati possano riunirsi e organizzare le proprie attività ma tutto deve avvenire nel rispetto delle regole. O queste valgono solo per alcuni? Esistono forse cittadini a cui tutto è permesso? Tra l’altro, è la tutela stessa dei cittadini che frequentano il manufatto a essere in discussione”.
“Capisco – afferma ancora Zambini – che una parte del sostegno elettorale e politico del Sindaco provenga da quelle persone e da quel luogo ma voglio sperare che non sia questo il motivo per cui parla in maniera confusa”.
“Inoltre la conduzione del Consiglio comunale al momento dell’interrogazione è stata disastrosa, permettendo un clima intimidatorio sia durante la seduta che al termine”, dice Zambini. “Un Comune come Sesto Fiorentino, che ha fatto della legalità da sempre un tratto distintivo, non si merita simili episodi. Il Consiglio, come tutte le istituzioni democratiche, deve permettere il dibattito democratico in un clima di rispetto”.
“Sul tema della legalità – concludono Zambini e Martini – non sono ammesse ambiguità, distrazioni o omissioni. Mentre le indagini fanno il loro corso, il nostro gruppo consiliare continuerà a battersi per chiedere chiarezza al Sindaco e all’Amministrazione circa le proprie responsabilità di fronte ai cittadini”.

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Calzolari (Pd Sesto): “Sesto Fiorentino non è una città a misura di disabile, ma può diventarlo”

Nel Consiglio comunale di domani (martedì 23 maggio), come gruppo consiliare del Partito Democratico, chiederemo al Sindaco e alla giunta di realizzare sul territorio di Sesto Fiorentino dei parchi giochi inclusivi, accessibili a tutti, affinché anche ai bambini disabili venga garantito il diritto al gioco.

“Ho deciso di presentare questa mozione per dare concretezza ai bellissimi intenti presenti nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, afferma Marco Calzolari, “nella quale si riconosce a tutti i bambini il diritto al riposo e al tempo libero, il diritto di dedicarsi al gioco”.
“Ad oggi, a Sesto Fiorentino, questo diritto viene garantito solo ad alcuni bambini”, continua Calzolari. “I bambini con disabilità e le loro famiglie, infatti, non possono andare a giocare al parco insieme ai loro amici, dal momento che a Sesto Fiorentino non esistono parchi giochi inclusivi o anche semplici attrezzature ludiche adattate. Inutile dire come questo crei un muro, un muro che nel 2017 deve essere abbattuto. Sesto Fiorentino in generale non è una città a misura di disabile, ma con queste scelte può diventarlo”.
“Negli ultimi anni molti Comuni hanno mostrato una particolare attenzione al tema”, conclude Calzolari. “E non è necessario cercare troppo lontano per trovare degli esempi virtuosi sotto questo punto di vista: basta guardare a due Comuni vicini a noi come Campi Bisenzio e Firenze. È arrivato il momento che anche Sesto capisca l’importanza di scelte come questa”.

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Interrogazione al Sindaco. PD Sesto: “vogliamo chiarezza sul Presidio sotto sequestro”

Per il Consiglio comunale del prossimo 23 maggio il Partito Democratico di Sesto Fiorentino ha presentato una interrogazione a risposta orale riguardante l’evento che si è svolto domenica 14 maggio nell’area del Presidio no Inceneritore e no Aeroporto all’Osmannoro.
Vogliamo sapere due cose:
1) se l’area in questione è sempre sottoposta a sequestro preventivo con relativa custodia giudiziaria del Sindaco di Sesto Fiorentino
2) se la manifestazione di domenica è stata autorizzata. Se è stata autorizzata ci piacerebbe sapere in quali forme e modalità; se non è stata autorizzata vogliamo sapere quali azioni ha messo in atto il Sindaco.
Per riepilogare la vicenda ricordiamo che nel mese di novembre 2016 la struttura realizzata nell’area del Presidio no Inceneritore e no Aeroporto all’Osmannoro fu sottoposta a sequestro preventivo ai sensi degli artt. 321 c.p.p. come riporta l’affissione sulle pareti della struttura: “Area sottoposta a sequestro preventivo” e come riportarono gli organi di informazione. Inoltre il Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi fu nominato custode giudiziario dell’area per nomina della Procura.
Il Sindaco nel corso dei mesi ci ha detto che non era a conoscenza della irregolarità delle strutture costruite in tale area, nonostante l’avesse frequentata pubblicamente sia da candidato Sindaco in campagna elettorale, sia da Sindaco. Poi quando alcuni cittadini denunciarono che i sigilli del sequestro non erano più presenti e l’area alterata ci comunicò che era stato il forte vento a modificare il tutto e a togliere i sigilli.
Oggi ci auguriamo che il Sindaco Falchi ci possa aggiornare e informare sugli sviluppi che hanno permesso all’organizzazione “Assemblea per la Piana contro le nocività” di organizzare, promuovere e comunicare esternamente l’evento “In Movimento arte, natura e camminate”. Su questa vicenda non abbiamo saputo più niente, ma vediamo tramite i social network eventi pubblicizzati con manifesti, foto e video che raccontano un’area viva, vissuta e frequentata.
Quello che chiediamo su questa vicenda è chiarezza, trasparenza e risposte certe e puntuali a tutela della legalità sul territorio comunale.

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Pecchioli (Pd Sesto): “Per Falchi la linea 18 non è una priorità, parlano le sue scelte”

Il PD di Sesto Fiorentino accoglie con stupore le parole dell’assessore ai trasporti di Sesto Fiorentino Diana Kapo relative alla vicenda del ripristino della linea 18 a Querceto e Colonnata.
“L’assessore Kapo saprà certamente che nessuna linea di autobus per il trasporto urbano è finanziata interamente dalla Città Metropolitana di Firenze, ma c’è sempre, com’è ovvio, una compartecipazione con i Comuni che vengono serviti da quella linea. La Città Metropolitana, come promesso, è disponibile a fare la sua parte e a finanziare il 40% del costo della linea. Il punto è solo uno: il Comune di Sesto Fiorentino vuole fare la sua parte per ripristinare la linea 18 oppure no?” ha dichiarato Claudia Pecchioli del Pd sestese.
Per riportare il 18 a Sesto il costo stimato è di 1,1 milioni di euro. La Città Metropolitana copre il 40% mentre il restante 60% è suddiviso tra i Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino e Calenzano. Il Comune di Sesto Fiorentino, quindi, è chiamato a fare la sua parte, contribuendo con una cifra stimata sui 450mila euro.
“Capiamo che per l’Amministrazione Falchi sia una priorità mandare i sestesi in auto, visti i 5 milioni di multe previsti in bilancio. Per noi invece la priorità è la mobilità pubblica, il ripristino della linea 18, il collegamento di tutta la parte nord di Sesto che oggi risulta isolata” ha continuato Pecchioli.
“Conosciamo bene le difficoltà di bilancio del nostro Comune, ma un buon amministratore deve saper scegliere le priorità. Se l’amministrazione, come dice, fosse stata davvero interessata alla mobilità dei cittadini di Querceto e Colonnata, avrebbe dovuto destinare alla voce di bilancio relativa al trasporti pubblici le risorse adeguate anziché tagliarle del 21%” ha concluso Pecchioli.

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Martini (Pd Sesto): “Grave errore non mandare un rappresentate del Comune con gli studenti nel viaggio negli ex lager nazisti”

Sono rientrati ieri sera a Sesto gli studenti e gli insegnanti che hanno partecipato al viaggio negli ex lager nazisti di Germania, Austria ed Italia (Dachau, Ebensee, Hartheim, Mauthausen, Gusen, Risiera di San Sabba) organizzato da ANED Firenze, con gli altri Comuni della Città metropolitana. Il Comune di Sesto Fiorentino ha aderito per la prima volta nel 2015 e quest’anno ha partecipato per il terzo anno consecutivo a questa fondamentale esperienza.
“Ho lavorato personalmente due anni fa affinché il nostro Comune aderisse alla proposta dell’ANED, partecipai come assessore al viaggio rappresentando Sesto Fiorentino, fu una esperienza profonda di grande arricchimento personale, vivendo insieme agli studenti e agli insegnanti sestesi momenti forti e di profonda condivisione” ha dichiarato la consigliera Sara Martini.
“Nel viaggio di quest’anno è mancata la presenza di un rappresentante dell’Amministrazione comunale di Sesto”, ha continuato Martini. “Fondamentale investire risorse per il viaggio degli studenti ma non basta. Serve stare concretamente accanto ai ragazzi insieme agli insegnanti e alle famiglie. Per esperienza posso testimoniare come questo viaggio costituisca un’occasione unica di incontro e collaborazione tra le Amministrazioni coinvolte e soprattutto un modo speciale per favorire un rapporto positivo tra Istituzioni e cittadini, specie se giovani studenti. Sta qui il valore aggiunto dell’esperienza proposta dall’ANED: coinvolgere le Istituzioni e attraverso di esse gli studenti in un percorso nella Memoria che deve venire uniti Istituzioni pubbliche e cittadini” ha sottolineato Martini.
“La proposta che faccio al Sindaco Falchi è quella di invitare gli studenti e gli insegnanti che hanno fatto il viaggio a partecipare ad una delle prossime sedute del nostro Consiglio comunale, come facemmo già nel 2015. Potranno così raccontare cosa ha significato questo viaggio nel luogo che per eccellenza rappresenta le Istituzioni e tutta la città”, ha concluso Sara Martini.

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Zambini (Pd Sesto): Su orti urbani Falchi ha perso altri fondi regionali, ormai è un’abitudine

“Il Comune di Sesto ha perso altri soldi messi a disposizione dalla Regione Toscana per la realizzazione di nuovi orti urbani, consiglio al Sindaco Falchi di svegliarsi. Dopo aver perso i finanziamenti regionali sulla sicurezza, ora si sono persi pure i fondi erogati sugli orti” ha dichiarato Lorenzo Zambini, capogruppo del PD Sesto.

“A Sesto ci sono da tempo gli orti sociali destinati a chi ha compiuto 60 anni d’età. Queste risorse perse servivano per riqualificare altri spazi e altre aree, dando l’occasione anche a giovani, donne, disoccupati la possibilità di sperimentare concretamente la passione e la cura per la terra, l’orto come luogo di socialità” ha continuato Zambini.

“La Regione ha messo 1 milione 200.000 euro per il 2017 e un’analoga cifra per il 2018, ma se scorriamo l’elenco dei 62 Comuni finanziati dalla Regione per il progetto ‘Centomila orti in Toscana’ il Comune di Sesto Fiorentino non c’è. Ci sono invece Scandicci finanziato con 90.000 euro, Campi Bisenzio con 70.000 e Calenzano con 50.000, solo per citare i Comuni vicini. Possibile perdere risorse e opportunità in questa maniera? Le risorse per le amministrazioni sono risicate, ma non si può pensare di andare avanti a forza di multe tralasciando la progettualità” ha concluso Zambini.

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Libertà e diritti per Gabriele Del Grande

Come PD Sesto Fiorentino abbiamo sottoscritto l’appello al Parlamento e al Governo Italiano LIBERTA’ E DIRITTI PER GABRIELE DEL GRANDE

Gentile Presidente del Senato della Repubblica, On.le Pietro Grasso
Conosciamo Gabriele del Grande da molti anni, abbiamo condiviso con lui viaggi, inchieste, racconti, avendo l’onore e il piacere di apprezzare la professionalità e l’umanità con cui ha sempre condotto le sue ricerche. Il suo contributo alla democrazia del nostro Paese è da anni di enorme valore, grazie alla sua capacità di incontrare, conoscere e capire realtà diverse e complesse, grazie alla sua lucidità nel saper collegare responsabilità politiche a quotidiane ingiustizie subite da uomini e donne delle tante culture che vivono nell’Italia e nel Mediterraneo di oggi. Leggere e vedere le storie raccontate da Gabriele aiuta l’Italia, e non solo, ad essere un Paese più civile. Il suo nuovo progetto sul conflitto siriano è un altro importante tassello di questo lungo percorso di ricerca e civiltà.
E’ necessario che le massime autorità del Paese si attivino con urgenza nei confronti delle autorità turche per garantire la tutela dei diritti un proprio cittadino, nonché di un professionista di altissimo spessore e valore civile. Chiediamo che Gabriele torni quanto prima libero e possa riottenere i suoi diritti di cittadino e giornalista.