Oggi, 16 febbraio 2018, festeggia il suo primo compleanno il senso unico in direzione sud in via del Campo Sportivo. E con esso spengono la loro prima candelina anche i lavori “provvisori” (sarà ancora il caso di chiamarli così?) di Piazza Bagnolet. Così, come per ogni compleanno che si rispetti, è arrivato il momento di fare un bilancio sui 12 mesi passati.
“Credo che la gestione della viabilità in via del Campo Sportivo sia l’esempio di tutto quello che non deve essere fatto nella gestione della viabilità di una città. Un caso da manuale direi”, afferma Marco Calzolari, Consigliere comunale del Partito Democratico. “Tutto nasce il 3 novembre 2016 quando l’Amministrazione Falchi cambia la viabilità in via del Campo Sportivo istituendo il senso unico in direzione nord per «reperire nuovi spazi per la sosta»”.
“Dopo pochi mesi, però, il colpo di genio: il 16 febbraio 2017 l’Amministrazione stravolge quanto pensato solo 3 mesi prima e cambia il senso di marcia. Sarebbe bastato un confronto con gli abitanti e i commercianti della zona per capire come quell’idea avesse poco senso. Già dopo pochi giorni infatti”, continua Calzolari, “i commercianti e gli abitanti della zona fanno notare come quella scelta fosse errata e come sia stato incomprensibile l’atteggiamento dell’Amministrazione che ha preso questa non-decisione senza interpellarli.”
“Decido allora di contattarli io”, prosegue Calzolari, “e presento un’interrogazione in Consiglio comunale per capire per quale motivo sia stata stravolta la viabilità in via del Campo Sportivo. E qui è evidente la totale confusione dell’Amministrazione Falchi nella gestione della viabilità a Sesto Fiorentino. L’Amministrazione, infatti, ha iniziato a contraddirsi da sola, ma soprattuto ci ha detto come invece di fare tutti i rilievi del caso si è scelto di usare i sestesi come cavie da laboratorio e che quella fosse una prova”.
“Oggi si festeggia il compleanno di questo modo assurdo di gestire la viabilità a Sesto Fiorentino”, conclude Calzolari, “e vorrei chiedere all’Amministrazione se dopo un anno in cui in Piazza Bagnolet sono ancora presenti le strutture provvisorie si può assumere la responsabilità di prendere una decisione e di ripensare a quanto fatto negli ultimi 12 mesi. O l’esperimento da laboratorio in via del Campo Sportivo dovrà spegnere altre candeline prima che si usi il buon senso?”
“Notizia di queste ore, il Ministero dell’Istruzione ha reso noto i finanziamenti sulla messa in sicurezza delle scuole. A Sesto Fiorentino arriveranno 2 milioni di euro per Balducci, Pescetti e De Amicis. Il Governo a guida PD dimostra ancora una volta quanto sia importante investire sui territori e soprattutto sulla sicurezza delle scuole” ha dichiarato il Capogruppo Pd Lorenzo Zambini.
“Il bilancio preventivo 2018 del Comune di Sesto non ha una visione complessiva della città, non c’è una progettualità d’insieme. Per fortuna c’è stato il Bando periferie voluto dal Governo Renzi che porta su Sesto più di 3 milioni di investimenti. La Città Metropolitana con Dario Nardella ha deciso che i progetti presentati dai Comuni dovevano riguardare scuole, verde pubblico e ‘mobilità lenta’ come le piste ciclabili. Il Sindaco Falchi in Consiglio comunali ha rivendicato queste scelte, per amor di verità gli faccio notare che sono quelle volute dal Sindaco della Città metropolitana Nardella, ma ci fa piacere la piena convergenza di Falchi” ha continuato Zambini.
“Sul Bilancio preventivo Falchi e la sua maggioranza, per il secondo anno consecutivo, confermano il famosissimo disavanzo di oltre 15 milioni di euro che facemmo emergere chiaramente nel 2015. Più che fantasmi sono soldi veri che i sestesi stanno pagando e pagheranno a rate di mezzo milione di euro l’anno fino al 2044, ma vedo che su questo capitolo è calato il silenzio, adesso non interessa più è passato di moda” ha ribadito Zambini.
“In due anni sono state tagliate risorse in molti settori penso alla sicurezza, cultura, sociale, trasporti e mobilità, assetto del territorio. Invece, come entrate il Comune si è trasformato in un multificio, con l’obiettivo di incassare tra 2017 e 2018 10 milioni di euro di multe, cosa mai vista. Le multe dovrebbero essere un deterrente per avere strade più sicure non una tassa generalizzata per fare cassa” ha concluso il capogruppo Pd.
“In arrivo a Sesto Fiorentino risorse statali pari a 254 mila euro per i servizi all’infanzia 0-6 anni. Grazie al Governo una grande opportunità per il sistema educativo del nostro territorio”, così Sara Martini, consigliera comunale del Partito democratico, commenta la notizia delle risorse destinate dallo Stato ai Comuni per il potenziamento dell’istruzione 0-6 anni.
Nell’ambito del Piano di Azione nazionale pluriennale per l’attuazione del sistema integrato 0-6 anni, sono assegnati alla Regione Toscana quasi 14 milioni di euro per il 2018. Una bella cifra che permette di vedere arrivare anche a Sesto Fiorentino cospicue risorse. Se la finalità generale della misura è quella del consolidamento e dell’ampliamento della rete dei servizi educativi per l’infanzia, i Comuni possono utilizzare queste risorse statali per riduzioni tariffarie del sistema pubblico integrato dei servizi per l’infanzia e/o per interventi di sostegno dell’offerta di servizi finalizzati al potenziamento dell’offerta pubblica integrata (anche tramite, ad esempio, prolungamenti di orario, attivazione di servizi nei periodi di sospensione delle attività estive, estensione dell’offerta di posti).
“Per la nostra città l’investimento sulla prima infanzia rappresenta da sempre un ambito di attenzione importante”, afferma Martini. “La notizia di nuove risorse statali è motivo di soddisfazione a maggior ragione a Sesto Fiorentino, contesto in cui la promozione della continuità educativa da zero a sei anni è progetto consolidato, che coinvolge bambini, insegnanti e famiglie”, sottolinea Sara Martini. “Per questo – conclude la consigliera del PD – accogliamo con favore l’investimento del Governo, che offre alla città di Sesto la possibilità di sviluppare ulteriormente la propria azione a sostegno dei bisogni educativi dei più piccoli e delle necessità delle famiglie”.
La scomparsa di Michele Gesualdi addolora tutti gli ambienti sociali, politici e istituzionali del territorio fiorentino e non solo.
Ha terminato la sua vita affetto da una malattia devastante che ha reso pubblica con una lettera, di qualche mese fa, inviata alla Camera e al Senato, ma anche a Papa Francesco, per chiedere l’accelerazione della approvazione della legge sul testamento biologico. La legge è stata approvata lo scorso 14 dicembre e proprio la stessa sera il Partito Democratico di Sesto Fiorentino organizzò una manifestazione pubblica con la testimonianza della figlia Sandra a sostegno della legge.
Conosciuto e noto come uno dei primi allievi della scuola di Barbiana, è stato fra i principali e significativi testimoni del pensiero di don Milani, a difesa dei poveri e dei più deboli, riattualizzando la sua “memoria” con la pubblicazione di libri che ripropongono il “vivo” insegnamento del “priore di Barbiana”.
Ha ricoperto con passione e apprezzamento ruoli dirigenziali nella CISL fiorentina, diventando successivamente, per due mandati, presidente della Provincia di Firenze.
Il Partito Democratico di Sesto Fiorentino, che lo ha sempre considerato come un personaggio che ha dato un importante contributo al percorso riformatore e progressista del Partito, si unisce con vicinanza e profondo cordoglio al lutto dei familiari.
Ecco alcuni tratti della conferenza ripresi dagli organi di stampa,
Il sindaco Falchi manca di una visione complessiva del territorio”: è quanto sostiene il capo gruppo del PD Lorenzo Zambini che sottolinea come in questo anno e mezzo di attività del partito di piazza Ginori sia stata fatta una “opposizione costruttiva” quella, aggiunge il capogruppo PD che “ha portato a dei miglioramenti” in città. “Dalla Ginori all’illuminazione nel Pl1 Pl13, al bilancio partecipativo quest’ultimo – dice Zambini – affrontato dal sindaco Falchi in modo insufficiente. E’ da rimarcare come tanti investimenti sulla scuola e sulle piste ciclabili siano frutto del bando delle periferie del Governo Renzi. Il PD in tutte le sue declinazioni, da partito di Governo a opposizione come a Sesto sta portando un contributo. Lo slogan del sindaco Falchi suonava: siamo realisti chiediamo l’impossibile, noi diciamo siamo realisti e chiediamo all’amministrazione comunale di fare il possibile”.
Per il partito di piazza Ginori la visione che l’attuale amministrazione comunale ha della città non è completa. “Manca un’idea – dice Zambini – per esempio sull’area dell’Osmannoro e non mi riferisco alla sicurezza. E manca il dialogo con le altre forze politiche. Il progetto della moschea, ad esempio, non ha avuto un percorso consiliare adeguato. Nonostante questo abbiamo portato in Consiglio proprio sulla moschea un emendamento che teneva conto della presenza in quell’area della presenza di edifici non completati, di un campo Rom. Questa amministrazione continua a fare le cose “a pezzi” senza avere una visione complessiva del territorio”. (Piananotizie 10 Gennaio 2018)
Sulla stessa linea anche il segretario comunale del Partito Democratico Stefano Gennai impegnato nel non semplice passaggio di riprendere il dialogo con Sesto dopo la batosta elettorale del 2016: «Vogliamo rimettere in moto il dialogo con la città- annuncia infatti- e che Sesto torni ad avere un ruolo centrale. Ci siano già mossi e continueremo a muoverci poi, dopo il passaggio delle elezioni politiche, per cercare di stabilire nuove alleanze nel centrosinistra». (La Nazione 11 Gennaio 2018)
Nuovo aeroporto e inceneritore di Case Passerini. Alla fin dei conti sono sempre queste le opere più discusse a Sesto Fiorentino e, in generale, nella piana. Sul primo punto Lorenzo Zambini dice: “Non c’è stata ancora la convocazione di una commissione (che può essere il luogo adatto per parlare delle prescrizioni allegate al decreto di Via) né una discussione nelle apposite sedi istituzionali. Mi ricordo che nel 2015 ci fu un Consiglio comunale ad hoc sulla questione aeroporto. Potrebbe esserne convocato un altro al quale potrebbe partecipare Enrico Rossi visto che ora è compagno di partito di Falchi. Per noi ci sono tre criticità: compatibilità col Polo scientifico, frattura urbanistica con l’Osmannoro, frattura idrogeologica. Chiediamo una discussione approfondita con tutti i soggetti istituzionali interessati. L’amministrazione sia propositiva nell’affrontare questa vicenda. Nell’intervista a TuttoSesto il sindaco Falchi ha detto: ‘Sono abbastanza sicuro che i lavori per la nuova pista non partiranno entro l’estate’. Come presa di posizione me la ricordavo diversa, adesso siamo a fare il toto scommesse su quando partiranno i lavori“.
Capitolo inceneritore. “A fine anno monitoreremo la questione rifiuti zero – conclude Lorenzo Zambini -. Non vorrei che restassero le firme e le foto del protocollo davanti alla stampa. Mi sembra che questa vicenda sia stata affrontata con superficialità. Porta a porta generalizzato nel 2018? Attendiamo i risultati, la sigla rifiuti zero è abbastanza evocativa. Sull’inceneritore aspettiamo la sentenza del Consiglio di Stato. Il punto è come smaltire la quota del 15% residuale. Per noi non è una questione di collocazione dell’impianto, ma come, ripeto, viene smaltito il dato residuale che non può essere mandato in discarica o all’estero. La discarica è l’ultima e la più negativa delle opzioni. Dobbiamo conoscere il percorso dei rifiuti“. (TuttoSesto 10 Gennaio 2018)
“Inadeguata la gestione dei lavori della scuola (infanzia e primaria) Lombardo Radice da parte della Giunta Falchi”, afferma la consigliera comunale Sara Martini. “Massima deve essere l’attenzione nei confronti dei bambini e della loro salute”.
“Due proposte all’Amministrazione”, continua Martini. “La prima riguarda il coinvolgimento delle famiglie. La comunicazione non deve essere rivolta soltanto ai rappresentanti di classe, che sono stati eletti per svolgere un ruolo all’interno dell’istituzione scolastica, ma a tutti i genitori. Tutti i genitori dei bambini che frequentano la Lombardo Radice devono essere convocati e devono poter partecipare. È un dovere dell’Amministrazione confrontarsi con tutti i cittadini, soprattutto in situazioni delicate e complesse come questa”. La seconda riguarda invece la gestione del periodo transitorio (i cui tempi potrebbero essere lunghi). “Oltre a trovare spazi adeguati per il trasferimento di tutte le classi, si preveda un servizio straordinario di trasporto scolastico per le famiglie che ne faranno richiesta. Mi sembra una proposta di buon senso che mi auguro sia valutata e accolta dal Sindaco Falchi e dalla sua Giunta”.
“Forti le criticità circa la gestione dei lavori. Perché è stato consentito il rientro a scuola dopo le vacanze se erano in corso accertamenti sull’edificio e si attendevano i risultati di alcuni importanti esami? Servono maggiori spiegazioni da parte dell’Amministrazione comunale. Riguardo la progettazione degli interventi sugli edifici scolastici, ogni verifica deve essere condotta prima di avviare i lavori”, continua Martini.
“Nei prossimi mesi sono in programma una serie di importanti lavori nelle scuole e non potranno che svolgersi durante le pause dalle lezioni e solo a seguito di attente verifiche sulle reali condizioni degli edifici scolastici”, conclude Martini.
Carissime e carissimi,
è iniziata da poco la campagna elettorale per le politiche del 4 marzo 2018.
Si è chiusa così la XVII legislatura in cui il PD ha garantito 5 anni di stabilità con 3 Governi diversi (Letta, Renzi e Gentiloni) che hanno dato all’Italia:
– crescita economica (con aumento di PIL, produzione industriale, export ecc.)
– maggiore occupazione (con 1 mln di posti di lavoro in più in 4 anni)
– crescita civile (con le nuove leggi su unioni civili, “dopo di noi”, reato di tortura, biotestamento ecc.)
Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dai Governi del PD e vogliamo andare avanti.
Sarà una campagna elettorale difficile in cui sarà necessario parlare in maniera serena, capillare e persuasiva con tutti gli elettori per fare emergere le differenze di visione e di programmi con le Destre, i 5 Stelle e la Sinistra.
Per questa campagna di dialogo avremo bisogno, in Italia e a Sesto, di tutto il popolo del PD che unito sappia guardare al futuro senza alcun condizionamento dovuto a divisioni del passato.
Auguro un felice 2018 a tutti voi!
Il Segretario Comunale PD
Stefano Gennai
Oggi c’è stata la firma del protocollo di intesa tra Comune di Sesto Fiorentino, Comunità Islamica di Firenze, Arcidiocesi di Firenze e Università degli Studi di Firenze per la realizzazione di una moschea sul nostro territorio.
Il fatto è importante, perché avviene in un periodo complesso e controverso della nostra società. Venti forti di intolleranza, estremismi, paura e chiusura nei confronti dell’altro sono all’ordine del giorno in Italia e in Europa. Le moschee sono luoghi di culto e di preghiera, ma anche luoghi di studio, di incontro, di accoglienza e aggregazione, con servizi culturali e sociali connessi. In questo caso il fatto assume un valore di forte rilievo perché figlio di un segnale di dialogo interreligioso importante. Il piano prevede la vendita di un terreno da parte della Curia alla Comunità Islamica, terreno su cui sarà costruita la moschea, mentre l’Università di Firenze cederà alla Chiesa un’area per costruire un centro cattolico. Due edifici di culto, uno islamico e uno cattolico, uno accanto all’altro.
Per noi del Partito Democratico di Sesto è importante e normale difendere i valori e princìpi costituzionali e il diritto di ogni uomo e donna a professare la propria fede in luoghi dignitosi. Ed è proprio per difendere questi valori che diventa fondamentale pensare all’inserimento della moschea in una zona idonea, integrata e collegata al resto della città, evitando assolutamente il rischio di una cattedrale nel deserto. Per questo ieri in Consiglio comunale abbiamo portato un contributo migliorativo alla delibera in discussione, chiedendo che l’Amministrazione comunale si faccia promotrice di un grande progetto di riqualificazione urbana della zona di via Pasolini e del Polo Scientifico. Prevedendo il completamento di infrastrutture, opere di urbanizzazione e adeguati servizi e funzioni tra i quali, prima di tutto, la viabilità e la mobilità, superando le frattura urbanistica che insiste sull’area. Sappiamo bene che la zona presenta numerosissime criticità, pensiamo alla discariche abusive sparse sul quel territorio, agli insediamenti abitativi incompiuti del PL1 Pl13, al campo rom, ai mancati collegamenti tra Polo Scientifico e il resto della città, alla progetto della Mezzana-Perfetti Ricasoli, solo per citarne alcune di questioni aperte. Per questo il governo di questo processo sarà determinante.
Per adesso, purtroppo, questa prima fase è stata gestita dal Sindaco Falchi in maniera verticistica e non partecipata, faticando addirittura a portare l’atto della moschea in discussione in Consiglio comunale. Da adesso in poi sarà determinate, da parte del Sindaco e della giunta, governare e condurre questo percorso in modo partecipato, inclusivo e pubblico, che possa vedere la città protagonista nella scelta.
Esprimiamo profondo cordoglio per la morte terribile di Marian Ciungu, un ragazzo di 27 anni di origini rumene deceduto ieri durante un rogo all’interno di un capannone occupato abusivamente nella zona dell’Osmannoro. In meno di un anno dalla scomparsa di Ali Muse, un altro incendio, un altro ragazzo che lascia la vita in una situazione di disperazione. Sempre un incendio, sempre un capannone occupato, sempre l’Osmannoro. Un altro momento di dolore e di profonda tristezza che ci avvolge tutti quanti. Un’altra tragedia che coinvolge gli ultimi, i più deboli. Un altro inverno drammatico, dopo la tragedia dello scorso gennaio.
Lo dicemmo un anno fa, lo ridiciamo oggi. L’Osmannoro è un territorio che porta con sé situazioni sociali e sanitarie gravi. Sacche di degrado, povertà, illegalità e mancanza di dignità per uomini e donne. Parole che già ripetemmo dopo la tragedia dello scorso gennaio, e che oggi risultano ancora più drammatiche. Sempre in quel gennaio chiedemmo in primis al Sindaco di Sesto Fiorentino di provvedere a una mappatura di tutte le occupazioni abusive in modo da mettere in atto azioni concrete per superare il senso di insicurezza e di illegalità crescente nella nostra città e di farsi promotore di un piano in coordinamento con tutti i livelli istituzionali per dare risposte concrete e indirizzi chiari alla illegalità diffusa. Perché senza legalità sono sempre i più deboli a rimetterci.
Ci saranno da accertare le cause di questa ennesima tragedia, ma dovranno emergere con forza e chiarezza le responsabilità di chi doveva fare e non ha fatto tutto il possibile per evitare un ennesimo dramma. Non è possibile che tutto questo rimanga impunito. Le risposte devono essere immediate.