Nel Consiglio comunale di domani il Partito Democratico presenterà una mozione per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria a Sesto Fiorentino. Chiederà infatti all’amministrazione di aggiornare il PAC, il Piano di Azione Comunale per la qualità dell’aria.
“Il PAC è uno strumento di fondamentale importanza a disposizione dei Comuni per la riduzione dell’inquinamento atmosferico e, quindi, per un miglioramento della qualità dell’aria sul proprio territorio”, afferma il consigliere comunale PD e firmatario della mozione, Marco Calzolari. “Per questo ho ritenuto necessario chiedere all’amministrazione comunale un suo aggiornamento, visto che l’ultimo PAC approvato dal Comune di Sesto è stato fatto nel novembre 2014 e aveva come periodo di riferimento il biennio 2014-2016”.
“In campagna elettorale abbiamo posto più volte la nostra attenzione sul tema della qualità dell’aria nella nostra città, evidenziando come siano indispensabili interventi strutturali volti a ridurre l’inquinamento prodotto in particolar modo dal traffico e dagli impianti di riscaldamento”, continua il capogruppo PD Lorenzo Zambini. “Con questa mozione andiamo a tradurre in un atto concreto quello che dicevamo. Pochi slogan e tanto lavoro: questo è il nostro modo di intendere la politica”, evidenziano Calzolari e Zambini.
“Nella mozione chiederò, inoltre, al Sindaco di attivare una campagna informativa e di sensibilizzazione sul tema, perché credo che rispetto ad argomenti come questo sia fondamentale che tutti i cittadini siano consapevoli di quali sono le buone pratiche che anche individualmente possono mettere in atto», continua Calzolari. «Mi auguro, perciò, che la mozione venga approvata da tutti i gruppi consiliari e che siano lasciati da parte i tatticismi. Ne va del bene della nostra comunità”
Ieri abbiamo impegnato il Sindaco Falchi e la Giunta a portare almeno una volta al mese un mercato a Colonnata. La nostra proposta è stata emendata e votata all’unanimità in Consiglio comunale.
“Il mercato a Colonnata è un punto di partenza per riportare socialità e vitalità nella zona. Un mercato che deve essere messo in grado di funzionare con tempi e modi da condividere con i diversi attori in campo. Così come ci deve essere l’impegno a portare e incrementare iniziative e attività che possano rianimare il quartiere” ha dichiarato Michele Adamo, consigliere PD che ha presentato la mozione.
“Oggi più che mai serve uno sforzo per rendere tutte le zone di Sesto Fiorentino vive e vissute. Ci tenevamo molto e il mercato a Colonnata è un piccolo passo in questa direzione. Ovviamente in gioco dovranno entrare anche altri fattori come la viabilità della zona e l’aumento di attività e di occasioni culturali e di socialità” ha concluso il Capogruppo PD, Lorenzo Zambini.
“Lo diciamo sottovoce per non turbare nessuno ma il Sindaco Falchi ha riconfermato il fantomatico disavanzo dell’amministrazione Biagiotti. Il Comune di Sesto parte con meno 534.826,12 euro all’anno fino al 2044. Lo dicemmo nel 2015 con tutti i polveroni del caso e oggi il disavanzo è ancora qua, altro che fantasmi” hanno dichiarato il capogruppo Pd Lorenzo Zambini e la consigliera Sara Martini commentando il Bilancio preventivo 2017 dell’Amministrazione sestese.
“Nel bilancio spiccano i milioni del bando Periferie. Lo sappiamo che siamo in epoca di post verità, ma ogni tanto la verità va detta e in questo caso ci vorrebbero tre grazie a istituzioni a guida Pd. Uno al Governo per il Bando, uno alla Città metropolitana che ha coordinato il lavoro e uno ai progetti che il Sindaco si è trovato pronti nel cassetto, il cassetto era quello della giunta Biagiotti. Noi siamo felici di questi 3 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle scuole Balducci, Cavalcanti e De Amicis, insieme al milione sulla pista ciclabile. Una bella cosa per Sesto, oltre ogni colore politico” hanno continuato Zambini e Martini.
“Invece la cosa che ci preoccupa molto sono i tagli sulla spesa corrente. – 7,8% sul sociale, – 11,8% sulla cultura, – 19,91% su mobilità e trasporti e – 6,2 sulla scuola. Cala quasi di 200.000 euro la spesa corrente per l’ambiente e di circa 60.000 euro sulla sicurezza, in più l’amministrazione Falchi si permette di perdere pure i soldi dei bandi regionali come quello sulla video sorveglianza” ha sottolineato Sara Martini.
“Sul versante entrate c’è una cifra che certifica che il Comune di Sesto è diventata la più grande industria di multe del territorio. Previsti 5 milioni di euro di multe da incassare, praticamente la somma delle multe dei comuni di Scandicci, Calenzano, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Bagno a Ripoli e mettiamoci anche Fiesole. Tutto legittimo, ma un bilancio non si può fare con le multe” ha commentato Zambini.
“Nonostante tutto questo il Collegio dei Revisori dei Conti ha sottolineato che l’equilibrio è dato da entrate non considerate ricorrenti, come le multe appunto, e quindi invita l’Amministrazione a fare una verifica il 31.05.2017 e ribadiscono di fare un’analisi delle spese correnti al fine di individuare economie di carattere strutturale, insomma più che un bilancio uno sbilancio” hanno concluso Zambini e Martini.
“La questione del sequestro dei manufatti abusivi nell’area di proprietà comunale in cui si trova da alcuni mesi il Presidio dei comitati no aeroporto e no inceneritore, sta assumendo i contorni di un “giallo” a più puntate”, afferma Sara Martini.
Prima puntata. Due mesi fa, pochi giorni dopo il sopralluogo del 22 novembre 2016 da parte del Corpo forestale dello Stato e il successivo sequestro dei manufatti abusivi realizzati in via Lungo Gavine all’Osmannoro, il gruppo consiliare PD presentò al Sindaco una domanda di attualità in Consiglio comunale. La risposta del primo cittadino fu disarmante: il Sindaco affermò infatti che prima della comunicazione del sequestro non era a conoscenza della irregolarità delle strutture costruite in tale area.
Il Sindaco avrebbe così ammesso di non avere il controllo del territorio, inconsapevole di ciò che accade intorno a lui: insomma, ci è voluto il sequestro per far capire al Sindaco che non aveva autorizzato le strutture nell’area del presidio.
Seconda puntata. Oggi, a distanza di qualche settimana dal sequestro, alcuni cittadini denunciano che i sigilli non ci sono più e l’area del presidio risulta alterata. E il Sindaco? Il Sindaco, tra l’altro custode giudiziario dell’area per nomina della Procura, afferma che tale alterazione è dovuta al vento forte dei giorni scorsi che avrebbe fatto volare cartelli e sigilli.
“Ma il Sindaco Falchi vigila o inventa storie? Quale sarà la terza puntata della serie?
Da parte nostra – afferma ancora Martini – non ci divertiamo ad ascoltare simili affermazioni. Piuttosto, siamo costernati perché viene offesa l’intelligenza dei cittadini sestesi, che chiedono risposte certe e puntuali a tutela della legalità sul territorio comunale. Per dilettarsi con i gialli ci sono certamente letture migliori“.
Esprimiamo profondo cordoglio per la morte di Ali Muse, di origini somale, che ha perso la vita nel rogo sprigionatosi ieri a tarda sera nella struttura dell’ex-Aiazzone all’Osmannoro e, allo stesso tempo, rivolgiamo un ringraziamento alle forze dell’ordine, a tutta la rete della protezione civile e delle associazioni di volontariato del territorio che si sono attivate per prestare soccorso e aiuto alle numerose persone coinvolte nell’incendio.
Si tratta di una tragedia che colpisce la nostra città e di un evento accaduto in un contesto di occupazione abusiva nota da tempo. Non possiamo sottrarci a domande anche “scomode” ma non più procrastinabili, evitando attacchi gratuiti e semplificazioni.
Non possiamo permetterci nessun tipo di immobilismo di fronte a una zona del nostro Comune come l’Osmannoro dove convivono sacche di degrado, povertà, illegalità e mancanza di dignità di uomini e donne. In queste prime ore dopo l’accaduto la priorità è quella di gestire l’urgenza, ma la responsabilità sarà quella di indicare la strada per riportare dignità e legalità in tutte le zone del nostro territorio.
Auspichiamo un patto tra istituzioni di cui l’Amministrazione comunale di Sesto deve farsi promotrice in tempi brevi. Che questa vicenda, pur nella sua drammaticità, sia un monito per tutti, a partire dall’impegno per rendere anche solo un minimo di dignità all’uomo che ha perso la vita e alle numerose persone coinvolte nella vicenda.
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