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Zambini (Pd Sesto): Su orti urbani Falchi ha perso altri fondi regionali, ormai è un’abitudine

“Il Comune di Sesto ha perso altri soldi messi a disposizione dalla Regione Toscana per la realizzazione di nuovi orti urbani, consiglio al Sindaco Falchi di svegliarsi. Dopo aver perso i finanziamenti regionali sulla sicurezza, ora si sono persi pure i fondi erogati sugli orti” ha dichiarato Lorenzo Zambini, capogruppo del PD Sesto.

“A Sesto ci sono da tempo gli orti sociali destinati a chi ha compiuto 60 anni d’età. Queste risorse perse servivano per riqualificare altri spazi e altre aree, dando l’occasione anche a giovani, donne, disoccupati la possibilità di sperimentare concretamente la passione e la cura per la terra, l’orto come luogo di socialità” ha continuato Zambini.

“La Regione ha messo 1 milione 200.000 euro per il 2017 e un’analoga cifra per il 2018, ma se scorriamo l’elenco dei 62 Comuni finanziati dalla Regione per il progetto ‘Centomila orti in Toscana’ il Comune di Sesto Fiorentino non c’è. Ci sono invece Scandicci finanziato con 90.000 euro, Campi Bisenzio con 70.000 e Calenzano con 50.000, solo per citare i Comuni vicini. Possibile perdere risorse e opportunità in questa maniera? Le risorse per le amministrazioni sono risicate, ma non si può pensare di andare avanti a forza di multe tralasciando la progettualità” ha concluso Zambini.

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Risultati Primarie PD Sesto Fiorentino

Risultati Primarie Pd di Sesto Fiorentino
Votanti: 3820
Voti validi: 3811 (7 nulle – 2 bianche)
Renzi: 3142 (82,45%)
Orlando: 521 (13,67%)
Emiliano: 148 (3,88%)

Ringraziamo tutti i partecipanti e tutti i volontari che hanno reso possibile questa importante giornata di partecipazione.

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Quando, dove e come votare

Si vota Domenica 30 aprile dalle 8 alle 20 e hanno diritto al voto i cittadini che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.
È necessario recarsi al seggio muniti della propria carta di identità e della propria tessera elettorale nonché di 2 euro di contributo per le spese organizzative (gli iscritti al PD non hanno questo obbligo).

Possono votare anche gli elettori fuorisede, i ragazzi tra i 16 e i 18 anni e gli stranieri in possesso del permesso di soggiorno. È necessaria la registrazione al sito www.primariepd2017.it entro il 27 aprile alle ore 12. Chi, affetto da gravi malattie, volesse votare a domicilio può contattare il numero 3382583310

Qui sotto vi ricordiamo le sedi dei vari seggi nel Comune di Sesto Fiorentino:
– Sede Unione Comunale PD (Piazza Ginori 11) per gli elettori delle sezioni elettorali n. 1,2,3,4,5,6,7
– Circolo 8 Marzo (Viale Ariosto 210) per gli elettori delle sezioni n. 8,9,10,11,12,13
– ARCI Padule (Via del Risorgimento 237) per gli elettori delle sezioni n. 14,15,16,40
– Centro civico Il Neto (Via Leopardi 72) per gli elettori delle sezioni n. 17,18,19,20,21
– CdP Querceto (Via Napoli 79) per gli elettori delle sezioni n. 22,23,24,25,26,27
– CdP Colonnata (Piazza Rapisardi 6) per gli elettori delle sezioni 28,29,30,41
– Casa del Guidi (Via Veronelli 2) per gli elettori delle sezioni n. 31,32
– CdP Quinto Alto (Via Venni 8) per gli elettori delle sezioni n. 38,39
– Circolo ACLI Gli Incontri (Via Gramsci 705) per gli elettori delle sezioni 33,34,35,36,37

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Libertà e diritti per Gabriele Del Grande

Come PD Sesto Fiorentino abbiamo sottoscritto l’appello al Parlamento e al Governo Italiano LIBERTA’ E DIRITTI PER GABRIELE DEL GRANDE

Gentile Presidente del Senato della Repubblica, On.le Pietro Grasso
Conosciamo Gabriele del Grande da molti anni, abbiamo condiviso con lui viaggi, inchieste, racconti, avendo l’onore e il piacere di apprezzare la professionalità e l’umanità con cui ha sempre condotto le sue ricerche. Il suo contributo alla democrazia del nostro Paese è da anni di enorme valore, grazie alla sua capacità di incontrare, conoscere e capire realtà diverse e complesse, grazie alla sua lucidità nel saper collegare responsabilità politiche a quotidiane ingiustizie subite da uomini e donne delle tante culture che vivono nell’Italia e nel Mediterraneo di oggi. Leggere e vedere le storie raccontate da Gabriele aiuta l’Italia, e non solo, ad essere un Paese più civile. Il suo nuovo progetto sul conflitto siriano è un altro importante tassello di questo lungo percorso di ricerca e civiltà.
E’ necessario che le massime autorità del Paese si attivino con urgenza nei confronti delle autorità turche per garantire la tutela dei diritti un proprio cittadino, nonché di un professionista di altissimo spessore e valore civile. Chiediamo che Gabriele torni quanto prima libero e possa riottenere i suoi diritti di cittadino e giornalista.

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Congresso nazionale 2017 – Risultati Circoli di Sesto Fiorentino

Affluenza totale 70.1%
Orlando 19.11%
Emiliano 0.83%
Renzi 80.06%

Circolo Centro
Votanti 104
Orlando 13 (12.50%)
Emiliano 1 (0.96%)
Renzi 90 (86.54%)

Circolo Sud ferrovia
Votanti 103
Orlando 20 (19.42%)
Emiliano 0 (0%)
Renzi 83 (80.58%)

Circolo Quinto
Votanti 36
Orlando 10 (27.78%)
Emiliano 1 (2.78%)
Renzi 25 (69.44%)

Circolo Colonnata
Votanti 57
Orlando 6 (10.53%)
Emiliano 0 (0%)
Renzi 51 (89.47%)

Circolo Querceto
Votanti 60
Orlando 19 (31.67%)
Emiliano 1 (1.67%)
Renzi 40 (66.67%)

Circolo Cercina
Votanti 1
Orlando 1 (100%)
Emiliano 0 (0%)
Renzi 0 (0%)

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Congresso nazionale 2017 – Programma per tutti i Circoli di Sesto Fiorentino

Partito Democratico
CONGRESSO NAZIONALE 2017

Congressi di Circolo – Sesto Fiorentino
Programma per tutti i Circoli

VENERDI 31 MARZO – ore 21
–       Presentazione liste  candidati alla Convenzione provinciale collegate alle candidature Segreteria Nazionale
–       Dibattito e presentazione eventuali Ordini del Giorno

SABATO 1 APRILE – ore 8 – 14
–       Votazioni

Possono votare tutti gli iscritti del PD al 28 febbraio 2017

   DOVE SI TENGONO I CONGRESSI E DOVE SI VOTA

Circolo Centro
–       Congresso presso Circolo Arci “Rinascita”  Via Matteotti
–       Votazioni: sede PD Piazzetta Ginori

Circolo Querceto  (Campo sportivo, Neto, Querceto)
–       Congresso e votazioni:  Casa del Popolo Querceto  Via Napoli

Circolo sud ferrovia – Padule
–       Congresso e votazioni: Circolo “8 Marzo” Viale Ariosto 210

Circolo Quinto
–       Congresso e votazioni: Circolo Arci “la Costitu zione”  Via Gramsci

 

I Circoli di Cercina e Colonnata hanno svolto i Congressi la scorsa settimana

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PD Sesto: “Ottima notizia la volontà del Ministro Franceschini di acquisire il Museo di Doccia, ora si sblocchi la questione dei terreni”

A febbraio tutto il Pd Sesto e il gruppo consiliare hanno inviato una lettera al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini sulla questione Museo di Doccia.

In quella lettera scrivevamo: ‘crediamo fortemente che il Museo di Doccia sia patrimonio della collettività, un patrimonio che rappresenta nel mondo la cultura, il lavoro e l’identità di un Comune come Sesto Fiorentino e dell’Italia intera. L’acquisizione da parte dello Stato sarebbe un fatto di straordinaria importanza e rappresenterebbe un coronamento per l’identità culturale di tutti noi’ ci fa piacere vedere che il Ministero stia lavorando con forza in questo senso” hanno dichiarato Giulia Barducci, Sara Martini, Claudia Pecchioli e Lorenzo Zambini.

E’ una ottima notizia la volontà da parte del Ministro Franceschini di voler acquisire il Museo di Doccia, così come è un’ottima notizia la volontà della Regione Toscana di voler fare la sua parte in questo percorso. In questi mesi diverse iniziative sono state portate avanti a Sesto Fiorentino sulla questione Ginori nel suo complesso: da l’Odg presentato in Consiglio comunale da tutti i gruppi consiliari, alla manifestazione per le strade di Sesto, al forte sostegno e rilancio dell’appello promosso dai sindacati e dalle Rsu della Richard Ginori” hanno continuato dal PD sestese.

La nostra preoccupazione rimane la questione acquisizione dei terreni. Va chiuso l’accordo il più presto possibile in modo da consentire all’azienza di investire, attuare il piano industriale e mettere in moto quel percorso virtuoso che coinvolge fabbrica e museo dando certezze, prospettive e progettualità al territorio e ai lavoratori. Bene che la Regione coinvolga su questa faccenda il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda” hanno concluso dal Pd Sesto.

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Congresso PD. Assemblea aperta, partecipata e ricca di spunti. E buone notizie per il Museo di Doccia.

Si è svolta ieri sera al Circolo ACLI di Quinto Basso la prima e importante tappa del percorso congressuale del Partito Democratico a Sesto Fiorentino.

“Un congresso di partito è un luogo di partecipazione, di riflessione condivisa, a partire dall’ascolto reciproco. Per questo abbiamo deciso di aprire il congresso con una serata aperta e in dialogo con la città per non ridurre tutto alla sola discussione interna. Un ringraziamento alla ricchezza di interventi che sono arrivati dalle istituzioni, le forze politiche, sindacali, economiche e associative della città” hanno dichiarato Giulia Barducci, Claudia Pecchioli, Sara Martini e Lorenzo Zambini.
“Abbiamo voluto aprire il Congresso con le parole di Alfredo Reichlin. Parole di un gappista, partigiano, allievo di Togliatti, dirigente del Pci, direttore de l’Unità e di ‘Rinascita’, una delle figure più autorevoli della politica italiana. Parole pronunciate pochi giorni fa: ‘La sinistra rischia di restare sotto le macerie. Non possiamo consentirlo. Non si tratta di un interesse di parte ma della tenuta del sistema democratico e della possibilità che questo resti aperto, agibile dalle nuove generazioni’. Parole che sono uno stimolo enorme per chi si impegna quotidianamente nella politica” hanno continuato.
La serata ha visto la partecipazione di tanti iscritti del partito sestese e di tanti ospiti: sono intervenuti l’assessore Massimiliano Kalmeta, a nome dell’Amministrazione comunale, Maurizio Quercioli per Sesto Bene Comune, Nino Di Matteo per il Partito Socialista, Francesco Romolini di Sinistra Italiana, Andrea Guarducci di PerSesto, Riccardo Baronti di Sesto Siamo Noi, Fabrizio Muscas di Sesto Civica e i saluti di Mariolina Tauriello di Forza Italia.
Hanno poi portato un contributo alla discussione Paolo Aglietti della CGIL, Giovanni Ronchi della CISL, Paolo Gori di Confartigianato e i saluti di Marcello Gori di CNA, Renzo Modesti della CIA e Mario Cinelli di Confesercenti.
Durante la seconda parte della serata sono state presentate le tre mozioni congressuali: Cecilia Pezza per la mozione Orlando, Paolo Bambagioni per la mozione Emiliano e Eugenio Giani per la mozione Renzi.
Durante la discussione delle mozioni congressuali sono emerse buone notizie per quanto riguarda il Museo di Doccia. “Siamo felici delle conferme, che sono arrivate durante la discussione, sul Museo di Doccia. Come Pd sestese ci siamo occupati molto su questa questione sia pubblicamente che non. Il Ministro Franceschini sta lavorando sulla questione Museo di Doccia e a brevissimo arriveranno buone notizie” hanno specificato dal Pd sestese.
“Questo congresso arriva a dieci anni dalla nascita del PD e può costituire davvero un momento opportuno per una verifica profonda del cammino percorso e di quello da compiere. Lavoriamo per un partito aperto, uno spazio concreto di dialogo costruttivo e propositivo; un laboratorio di idee e di progetti, in cui le diverse storie politiche, culturali e umane che sono venute a formarlo diventano fattore di arricchimento e fecondazione reciproca; un soggetto politico che si propone di affrontare le radicali trasformazioni in atto in Italia, in Europa e nel mondo” hanno concluso.
Ora il Congresso prosegue nei circoli del Pd sestese: l’appuntamento è per venerdì 24 e sabato 25 marzo per i circoli di Colonnata e Cercina e per venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile per i circoli Centro, Querceto, Sud Ferrovia e Quinto.

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Mercoledì 22 marzo ore 21 presentazione delle tre mozioni con Bambagioni, Giani e Pezza

Stasera mercoledì 22 marzo alle ore 21 presso la sala del Circolo ACLI Gl’Incontri (Via Gramsci 705 – Sesto Fiorentino) si terrà l’Assemblea comunale dove saranno presentate le tre mozioni congressuali:
Andrea ORLANDO da Cecilia PEZZA
Michele EMILIANO da Paolo BAMBAGIONI
Matteo RENZI da Eugenio GIANI

Leggi le mozioni dei tre candidati alla segreteria nazionale del Partito Democratico:

Andrea ORLANDO

Michele EMILIANO

Matteo RENZI

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Firma anche tu l’appello per la manifattura e per il Museo Ginori

È in corso la raccolta firme, indetta dalle Organizzazioni sindacali e dalle Rsu della Richard Ginori 1735, per salvare la manifattura e il museo Ginori. La reggenza e i consiglieri comunali Pd hanno già sottoscritto l’appello. Puoi firmare anche tu direttamente online, cliccando su questo link:

https://www.change.org/p/presidente-della-regione-toscana-richard-ginori-rilanciamo-la-manifattura-e-il-museo

Qui di seguito, il testo integrale dell’appello:

“In questi mesi abbiamo seguito intensamente due vicende tra loro intrecciate.

Da una parte la vicenda dell’Antico Museo di Doccia che ha visto, assieme ad aste deserte, un grande e generoso attivismo di tantissimi soggetti affinché venisse riaperto ai cittadini. Dall’altra le puntate di una sfibrante trattativa tra l’azienda Richard Ginori e Unicredit, BNL e Popolare di Vicenza, ovvero i creditori che possiedono il terreno dove sorge la manifattura, che sta arrivando alla stretta definitiva perché determinerà la permanenza o meno dello stabilimento a Sesto Fiorentino e nell’aria adiacente al Museo.

Qualcuno prima di noi ha usato la locuzione “I have a dream” per manifestare cosa tenesse unita una comunità nella sua battaglia di civiltà. Anche noi, più modestamente, in un tempo in cui le comunità si frantumano e le battaglie che le uniscono appaiono sepolte dal rancore, anche noi, abbiamo un piccolo sogno.

Più modestamente, ma con la stessa intensità civile, un sogno ci unisce.

Vorremmo vedere nei prossimi mesi la fabbrica Ginori su un terreno di sua proprietà intraprendere gli investimenti annunciati e, accanto, il Museo di Doccia riaperto che accoglie visitatori.

Vorremmo che l’opera delle donne e degli uomini, che sono intenti a tenere viva la tradizione che ha accompagnato Sesto Fiorentino nella sua storia, non fosse mortificata. Che la sirena “del Ginori”, che scandisce il lavoro, continui a scandire il tempo della comunità sestese come campana laica del tempo delle opere dell’uomo, e che il Museo riapra i battenti a testimoniare cosa il sapere e il lavoro di questa comunità hanno saputo lasciare e possono ancora lasciare di sublime all’umanità. Uno accanto all’altro perché sono due facce della stessa medaglia. Uno accanto all’altro, perché il museo sarebbe incredibilmente più ricco di fascino e di possibilità di rilancio e sviluppo se se ospitasse le iniziative di un percorso ancora non interrotto e vivo della manifattura; la manifattura perché il marchio, che le è legato, sarebbe sensibilmente più forte per la storia che immediatamente racconterebbe con i propri prodotti sul mercato.

Scusate la semplicità. Noi ragioniamo con la semplicità e la linearità che le questioni di bene comune richiedono. In queste due vicende della collocazione della fabbrica e della riapertura del museo abbiamo vari attori.

Una azienda, dei creditori, dei lavoratori, le realtà del territorio attive per la rinascita del museo, i cittadini sestesi. Per tutti questi soggetti che la fabbrica rimanga dove è oggi e il museo riapra dovrebbe essere l’unico scenario conveniente. Per l’azienda significherebbe acquisire i terreni e far rimanere la fabbricazione nel territorio di Sesto Fiorentino per massimizzare il valore che il marchio trarrebbe dal legame con la sua storia. Per i lavoratori significherebbe la permanenza definitiva della fabbrica lì dove è, consentendo di vedere attuati quegli investimenti strutturali indispensabili al rilancio e a ridare sicurezza per il proprio futuro. Per gli istituti di credito significherebbe realizzare il recupero parziale di un credito che altrimenti non realizzeranno mai per un area ad uso industriale. Per tutti i soggetti che si battono per la riapertura del museo consoliderebbe in maniera chiara la prospettiva di una riapertura di un museo vivificato e unico al mondo perché prossimo alla fabbrica. Per i cittadini sestesi significherebbe non vedersi strappare, non solo un simbolo orgoglioso della propria storia, ma una possibilità di sviluppo lavoro e cultura nel loro territorio.

Noi ragioniamo con semplicità. Ma altre logiche, a parte quelle citate, non sono comprensibili, non sono ammissibili.

Non rientrano in ciò che i soggetti citati possono legittimamente perseguire.

La fabbrica deve restare lì dove è oggi, il museo deve riaprire lì dove è oggi. Chiediamo a tutti di contribuire a questo disegno organico per la propria parte.

Questa è il nostro piccolo sogno, la nostra piccola, ma preziosa battaglia di civiltà. In guardia chi pensi di far valere logiche e interessi scritti sulla carta e non sui valori reali delle cose. Valori certo economici, ma anche culturali e morali”