Ecco alcuni tratti della conferenza ripresi dagli organi di stampa,
Il sindaco Falchi manca di una visione complessiva del territorio”: è quanto sostiene il capo gruppo del PD Lorenzo Zambini che sottolinea come in questo anno e mezzo di attività del partito di piazza Ginori sia stata fatta una “opposizione costruttiva” quella, aggiunge il capogruppo PD che “ha portato a dei miglioramenti” in città. “Dalla Ginori all’illuminazione nel Pl1 Pl13, al bilancio partecipativo quest’ultimo – dice Zambini – affrontato dal sindaco Falchi in modo insufficiente. E’ da rimarcare come tanti investimenti sulla scuola e sulle piste ciclabili siano frutto del bando delle periferie del Governo Renzi. Il PD in tutte le sue declinazioni, da partito di Governo a opposizione come a Sesto sta portando un contributo. Lo slogan del sindaco Falchi suonava: siamo realisti chiediamo l’impossibile, noi diciamo siamo realisti e chiediamo all’amministrazione comunale di fare il possibile”.
Per il partito di piazza Ginori la visione che l’attuale amministrazione comunale ha della città non è completa. “Manca un’idea – dice Zambini – per esempio sull’area dell’Osmannoro e non mi riferisco alla sicurezza. E manca il dialogo con le altre forze politiche. Il progetto della moschea, ad esempio, non ha avuto un percorso consiliare adeguato. Nonostante questo abbiamo portato in Consiglio proprio sulla moschea un emendamento che teneva conto della presenza in quell’area della presenza di edifici non completati, di un campo Rom. Questa amministrazione continua a fare le cose “a pezzi” senza avere una visione complessiva del territorio”. (Piananotizie 10 Gennaio 2018)
Sulla stessa linea anche il segretario comunale del Partito Democratico Stefano Gennai impegnato nel non semplice passaggio di riprendere il dialogo con Sesto dopo la batosta elettorale del 2016: «Vogliamo rimettere in moto il dialogo con la città- annuncia infatti- e che Sesto torni ad avere un ruolo centrale. Ci siano già mossi e continueremo a muoverci poi, dopo il passaggio delle elezioni politiche, per cercare di stabilire nuove alleanze nel centrosinistra». (La Nazione 11 Gennaio 2018)
Nuovo aeroporto e inceneritore di Case Passerini. Alla fin dei conti sono sempre queste le opere più discusse a Sesto Fiorentino e, in generale, nella piana. Sul primo punto Lorenzo Zambini dice: “Non c’è stata ancora la convocazione di una commissione (che può essere il luogo adatto per parlare delle prescrizioni allegate al decreto di Via) né una discussione nelle apposite sedi istituzionali. Mi ricordo che nel 2015 ci fu un Consiglio comunale ad hoc sulla questione aeroporto. Potrebbe esserne convocato un altro al quale potrebbe partecipare Enrico Rossi visto che ora è compagno di partito di Falchi. Per noi ci sono tre criticità: compatibilità col Polo scientifico, frattura urbanistica con l’Osmannoro, frattura idrogeologica. Chiediamo una discussione approfondita con tutti i soggetti istituzionali interessati. L’amministrazione sia propositiva nell’affrontare questa vicenda. Nell’intervista a TuttoSesto il sindaco Falchi ha detto: ‘Sono abbastanza sicuro che i lavori per la nuova pista non partiranno entro l’estate’. Come presa di posizione me la ricordavo diversa, adesso siamo a fare il toto scommesse su quando partiranno i lavori“.
Capitolo inceneritore. “A fine anno monitoreremo la questione rifiuti zero – conclude Lorenzo Zambini -. Non vorrei che restassero le firme e le foto del protocollo davanti alla stampa. Mi sembra che questa vicenda sia stata affrontata con superficialità. Porta a porta generalizzato nel 2018? Attendiamo i risultati, la sigla rifiuti zero è abbastanza evocativa. Sull’inceneritore aspettiamo la sentenza del Consiglio di Stato. Il punto è come smaltire la quota del 15% residuale. Per noi non è una questione di collocazione dell’impianto, ma come, ripeto, viene smaltito il dato residuale che non può essere mandato in discarica o all’estero. La discarica è l’ultima e la più negativa delle opzioni. Dobbiamo conoscere il percorso dei rifiuti“. (TuttoSesto 10 Gennaio 2018)
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